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  • Spalletti si arrende, Iturbe via da Roma

    Spalletti si arrende, Iturbe via da Roma

    • Francesca Schito
    E' stato bello provare a crederci. Un'illusione durata pochi mesi, dall'acquisto a quel gol allo Juventus Stadium. Ma la storia d'amore tra la Roma e Juan Manuel Iturbe sembra al capolinea. Walter Sabatini è stato l'uomo che più di tutti ci ha creduto. Lo ha tenuto a Roma un anno fa quando la cessione al Genoa era praticamente ultimata, per provare ad aspettarlo ancora. Lo ha ceduto in prestito a gennaio, sperando che il Bournemouth potesse rilanciarlo. Fallito anche l'ultimo tentativo, lo ha consegnato a Luciano Spalletti, che pure si era detto entusiasta all'idea di lavorare con l'ex Hellas Verona. E' stato un mese intenso eppure, molto probabilmente, Iturbe lascerà la Roma. 
    NON BASTA SPALLETTI - Esterno destro, esterno sinistro, seconda punta, a tratti anche prima punta. Le amichevoli non sono partite ufficiali e si prestano agli esperimenti, il tecnico di Certaldo le ha provate tutte. Anche ieri, contro il Latina, è stata concessa una chance a Iturbe. Che è partito sulla destra finché la Roma ha agito con il 4-3-3, diventando poi una sorta di prima punta mascherata quando Spalletti ha cambiato modulo. E' rimasto in campo per 90 minuti, in una partita che è stata il manifesto della sua esperienza romanista: priva di sussulti. Dalla sua partenza dipende l'arrivo di Ziyech e ora la Roma inizia a guardarsi intorno.

    ADDIO DEFINITIVO? - Il dubbio più grande è legato alla formula della cessione. In caso di addio a titolo definitivo, la Roma dovrebbe quasi certamente registrare una minusvalenza. Una cessione in prestito permetterebbe invece ai giallorossi di ammortare il cartellino del calciatore per un'altra stagione, rendendo meno dolorosa dal punto di vista economico la partenza di uno dei colpi più costosi dell'intera gestione Pallotta. In Italia le soluzioni sono tutte relative al prestito: dall'Atalanta al Bologna, con la sola eccezione del Sassuolo che avrebbe le carte in regola per tentare l'acquisto a titolo definitivo (ma forse non ne ha la volontà). All'estero, a patto di svalutare il cartellino, potrebbe spuntare il Malaga o qualche club inglese, pur con tutti i dubbi relativi alla fallimentare esperienza al Bournemouth. Il futuro di Iturbe sembra segnato, l'amore non è mai sbocciato fino in fondo. Ma il calcio è strano e alle porte c'è un preliminare di Champions contro quel Porto che per primo "scaricò" Iturbe in prestito al Verona, cedendolo poi a titolo definitivo. Chissà...

     

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