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  • Jacobelli: 20 squalifiche, 8 rossi, 77 gialli, la multa del Milan. Ma il primo a salvare Balotelli dev'essere Balotelli

    Jacobelli: 20 squalifiche, 8 rossi, 77 gialli, la multa del Milan. Ma il primo a salvare Balotelli dev'essere Balotelli

    Dopo Milan-Napoli e l'espulsione di Balotelli, Allegri dichiara pubblicamente: "Sono contro gli attacchi isterici". Il giorno dopo, Abate dà un consiglio a Balotelli: "Deve imparare a controllarsi". Tassotti soggiunge: "Gli arbitri sono stati chiari: i giocatori devono essere più educati quando si rivolgono a loro. Bisogna essere più rispettosi". Matri chiosa: "Questi sono episodi che dovremmo evitare". Non si registrano dichiarazioni ufficiali di Silvio Berlusconi il quale, in questo periodo è in tutt'altre faccende affaccendato. Eppure,  da un'attendibile fonte che calciomercato.com ha interpellato, il presidente onorario viene prosaicamente descritto  "incazzato come un puma".

    Dopo i vani tentativi di Nocerino, Amelia e Vittorio Mentana, effettuati domenica sera sul prato di San Siro per placare l'ira di Balotelli, bastano e avanzano comunque le prese di posizione dell'allenatore, del viceallenatore e di due compagni di squadra per capire l'aria che tira dentro il Milan mentre l'ex interista Berti è sferzante: "Protestare e togliersi la maglia è da cretini".

    Da un lato, per carità di patria il club ha rinunciato a presentare reclamo, preferendo non correre il rischio di una prevedibile bocciatura alla speranza dello sconto di un turno per avere l'attaccante contro la Juve. Dall'altro, prepara una multa che, osservano in Via Turati, in base al regolamento interno di disciplina, sarà particolarmente pesante.

    Ma il caso Balotelli non si risolve né alleggerendogli il portafoglio, che rimane comunque sempre gonfio né affiancandogli uno psicologo o un tutor, come si ventila in Via Turati dove sono letteralmente fuori dagli stracci perchè, in un momento come questo, ad Allegri potevano togliere tutti, ma non il centravanti della Nazionale.

    Invece, Mario c'è ricascato. E non va per niente bene. Ha già vinto tanto, ma ha già sbagliato troppo. A soli 23 anni, in bacheca Balotelli allinea 1 Champions League, 3 scudetti italiani e 1 inglese, 1 Coppa Italia, 1 Coppa d'Inghiltera, 1 Supercoppa italiana e 1 inglese, 26 presenze e 11 gol in Nazionale, un argento agli Europei e un bronzo alla Confederations Cup con il Club Italia. Ma il curriculum indisciplinare è allarmante: 20 giornate di squalifica, fra club e Nazionali (compresa l'Under 21), 8 espulsioni, 77 ammonizioni in 222 gare ufficiali.

    Premesso che in campo il rossonero viene martellato senza pietà e che gli arbitri devono tutelarlo di più perchè subisce più falli di Messi e Ibrahimovic, a Balotelli non servono né uno psicologo o un tutor, come ventilano in Via Turati. Né, tantomeno, il Milan non può non pensare che anche una maximulta faccia il solletico, all'interessato e al suo conto in banca. 

    Perché, il primo che può e deve salvare Balotelli è proprio Balotelli. In queste ore, concioni moralistiche si susseguono a prediche comportamentali e giudizi formulati sulla base della mera appartenenza tifoidea. Come se tutti  fossero maestri di vita, depositari della via salvifica da indicare a uno dei più forti attaccanti del mondo. 

    Siccome ci hanno insegnato che non bisogna giudicare se non si vuole essere giudicati e siccome non siamo nessuno, ma ammiriamo il talento di Balotelli e ne condividiamo la lotta contro ogni razzismo, coltiviamo una speranza. Che Mario trovi dentro di sé la forza e la volontà per non ricadere negli errori del passato. Per divertirsi e per divertirci facendo giò che gli riesce meglio, lui che è un protagonista assoluto del gioco più bello del mondo ed è un punto di riferimento mediatico per milioni di persone, soprattutto ragazzi e ragazze che lo seguono.

    Ricco, famoso, osannato o contestato a seconda dei punti di vista, ma questo è uno dei rischi del suo mestiere se lo si fa ad alto livello, Balotelli è sempre e comunque al centro dell'attenzione. Ascolti i consigli di Allegri, Tassotti, Prandelli e non pensi più che il mondo ce l'abbia con lui. Paghi il conto anche stavolta e che sia l'ultima, poi punti a vincere la sfida con se stesso. Diventerà ancora più forte. Non vediamo l'ora.

     

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    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

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