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  • Joao Mario, terza scelta all’Inter in cerca di riscatto: c'è l'esame Portogallo

    Joao Mario, terza scelta all’Inter in cerca di riscatto: c'è l'esame Portogallo

    • Alessandro Cosattini
    L’Inter si innamorò proprio delle sue prestazioni con la maglia del Portogallo: gamba, tecnica e grande duttilità a centrocampo. Un jolly, in grado di giocare da mezzala, da esterno di centrocampo, da trequartista e all’occorrenza anche da laterale offensivo. Concreto e con le caratteristiche per diventare un grande trascinatore. I 45 milioni di euro investiti per strappare Joao Mario allo Sporting Lisbona due estati fa, però, ad oggi sono una cifra spropositata. Dopo una stagione deludente con Frank de Boer prima e Stefano Pioli poi, l’Inter credeva che il classe 1993 potesse svoltare con Luciano Spalletti. Quello che inizialmente doveva essere l’alter ego di Radja Nainggolan in nerazzurro, però, ad oggi è un grande oggetto misterioso.

    ESAME PORTOGHESE - L’Inter deve assolutamente ritrovarlo. La pausa per le nazionali può ridare a Luciano Spalletti un nuovo Joao Mario. Le amichevoli del Portogallo contro Arabia Saudita e Stati Uniti (senza Cristiano Ronaldo) faranno chiarezza sul momento del centrocampista nerazzurro, schierato per l’ultima volta da titolare il 19 settembre, il giorno del pareggio a Bologna. Poi Joao Mario è subentrato quattro volte, è stato due volte in panchina e ai box per tonsillite. Spiccioli (solo 359 minuti in campionato sui 1080 disputati sin qui) per un giocatore costato 40 milioni di euro. Spiccioli anche per tenere alto il livello dei possibili acquirenti. Perché con una cifra iniziale così esosa, ora venderlo senza perderci diventerebbe operazione complicata. Bilancio alla mano, decimali esclusi, cederlo a gennaio senza perderci richiede un’offerta sui 31 milioni di euro, se invece si allungasse all’estate prossima 27 milioni.

    TERZA SCELTAIl curriculum di Joao Mario in questa stagione parla di due assist: uno per Perisic contro la Fiorentina e uno contro il Genoa per D’Ambrosio. Pochi per un giocatore acquistato per fare la differenza nell’Inter. Sussulti insufficienti a rendere positiva la sua stagione in nerazzurro. Adesso Joao Mario è la terza scelta di Luciano Spalletti, alle spalle di Borja Valero e Marcelo Brozovic. Contro il Torino è stato in panchina per 90 minuti. La tonsillite acuta che aveva negato al portoghese il derby era arrivata dopo la sosta di ottobre. E con Brozovic tornato infortunato dalla Croazia, sarebbe toccato al numero 10 prendersi cura delle zolle sulla trequarti. Da quella volta in poi Joao è stato utilizzato venti minuti circa a Napoli e contro la Sampdoria. Il titolare inamovibile alle spalle di Icardi è diventato Borja Valero e col ritorno di Brozovic per Joao Mario la salita per essere il prescelto sulla trequarti è ancora più ripida. Con lui in campo il Portogallo si è guadagnato l’accesso diretto al prossimo Mondiale e le due sfide contro Arabia Saudita e Stati Uniti - seppur amichevoli -, possono ancora restituire all’Inter un nuovo Joao Mario. 

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