Juve-Agnelli: |Binomio dal 1923
Il 24 luglio per la Juventus è una data di fondamentale importanza storica, al pari del 1 novembre. Se nell’autunno del 1987 infatti il club venne fondato, nell’estate del 1923 iniziò la parte più nobile della sua storia, che l’avrebbe portato in cima all’Italia e al mondo.
Il 24 luglio del 1923 infatti, 89 anni fa, la società trova una nuova guida: Edoardo Agnelli. Il papà di Gianni e Umberto, il nonno di Andrea, diviene Presidente, subentrando a Corrado Corradini e da quel momento la Juventus ha una nuova Famiglia.
Che la storia stia per trasformarsi in leggenda lo si capisce subito: la squadra ha ora un campo tutto suo, in Corso Marsiglia, le tribune sono in muratura e i tifosi aumentano giorno dopo giorno. A rafforzare una squadra che già conta su giocatori come Combi, Rosetta, Munerati, Bigatto e Grabbi, arrivano il primo vero allenatore, l'ungherese , e il primo fuoriclasse straniero, anch'egli ungherese, la mezz'ala sinistra.
Per arrivare al successo basta davvero attendere poco: nel 1926 arriva il primo scudetto dell’era Agnelli, il secondo della società, ma il meglio deve ancora venire. Da ‘31 al ‘35 ecco il Quinquennio d’Oro: la Juventus vince cinque campionati consecutivi, stabilendo il primo di tanti record ancora imbattuti.
Proprio nel 1935, il 14 luglio però, poco più di un mese dopo l’ennesimo trionfo, Edoardo Agnelli muore in un incidente aereo. La gioia per il tricolore si trasforma in lutto. Il Presidente non c’è più. Rimane però la sua eredità: una squadra formidabile e un club amato in tutta Italia, che ancora oggi, grazie a lui, ha una Famiglia su cui contare.
