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    Juve, Allegri: 'Chiellini affaticato, CR7 straordinario. Sono rientrato prima negli spogliatoi perché...'

    Juve, Allegri: 'Chiellini affaticato, CR7 straordinario. Sono rientrato prima negli spogliatoi perché...'

    Dopo la vittoria di misura contro l'Empoli, Massimiliano Allegri ha così parlato a Sky Sport della prestazione della sua Juve: “Spiegazioni? Abbiamo fatto 10 partite di campionato, ne abbiamo vinte 9 e pareggiata una, vinto 3 partite su 3 in Champions League, abbiamo preso gol nell’unico tiro in porta preso. Faccio i complimenti all’Empoli per come gioca e per come sta in campo. Fase finale? All’ultimo sono andato via perché mancavano 5 secondi, era l’ultima punizione, o vincevamo o perdevamo, non poteva succedere altro. Bisogna avere più lucidità in alcuni momenti, ma c’è la stanchezza, a centrocampo stanno giocando sempre gli stessi".

    SCELTE - "Come sta Chiellini? Non si sentiva tranquillo, si sentiva un po’ affaticato e ho preferito mettere Rugani che ha fatto una bella partita, ho cinque ottimi difensori e ne ho avuto la conferma. Pjanic era meno brillante del solito, in campo aperto fa più fatica, ho messo lui mezzala e Bentancur davanti alla difesa infatti a un certo punto. Sta imparando a fare bene anche questo ruolo Bentancur. L’attesa per Cuadrado? Stavo pensando di metterlo per De Sciglio e non per Bernardeschi, poi siamo andati in vantaggio e ho cambiato".

    DYBALA - "Dybala? Ha fatto un’ottima partita, soprattutto nel secondo tempo. È un grandissimo giocatore che più va avanti la partita, più ne trae vantaggio, è molto resistente e aerobico, ha grande forza nelle gambe".

    CANCELO - "La Juve senza Cancelo? De Sciglio ha fatto una buona partita, rientrava dopo tanto tempo. Cancelo ha giocato tante volte, ho messo De Sciglio alla fine che garantisce più sostanza. Stasera era una partita da vincere, anche giocando meno bene".

    RONALDO - Ronaldo? È una prodezza di un giocatore straordinario, i bambini quando vanno nei cortili o nei parchi lo imitano, questo dice tutto. Bisogna fare le cose semplici e tornare indietro, fanno troppa teoria, ci vuole più pratica e meno teoria. Mi piange il cuore a vedere i bambini che sbagliano in allenamento e non si divertono neanche, bisogna fare passi indietro per avanti. Noi allenatori dobbiamo far giocare i calciatori, non dobbiamo dimostrare nulla. Il gioco del calcio è conoscenza".
     

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