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    Juve-Allegri, oggi il summit: i dettagli

    Juve-Allegri, oggi il summit: i dettagli

    • Nicola Balice

    Max Allegri non lascia. La Juve raddoppia. La stagione dei bianconeri è finita ufficialmente ieri pomeriggio, con quella festa in città mai andata in scena nei quattro anni ricchi di trionfi con l'attuale tecnico. La prossima entrerà nel vivo già domani, quando la dirigenza juventina incontrerà proprio Allegri per delineare le linee guida di un prossimo ciclo da aprire, salvo clamorose sorprese dell'ultimo minuto non più all'orizzonte. Perché si parlerà, anche, di questo: di un nuovo ciclo da aprire. Con la possibilità di prolungare l'attuale contratto in scadenza nel 2020 migliorando ulteriormente l'ingaggio perfezionato verso l'alto di stagione in stagione.

    LA SITUAZIONE – Niente di scontato in casa Juve. Non lo sono stati i successi, definiti giustamente sempre straordinari da Allegri e non soltanto. Non lo è stata nemmeno la decisione di proseguire insieme. In questa stagione non si è mai arrivati ad un punto di rottura, poi ricucito dopo la svolta anche tattica che ha portato fino alla finale di Cardiff. Però c'è stato e ci sarà tanto di cui discutere, le offerte pervenute sul tavolo dell'entourage di Allegri non lo hanno portato a decidere di cambiare aria né la Juve si è trovata davanti a opportunità tecniche tali da dover opotare per un cambio di guida in panchina. Anzi, il fattore Allegri a maggior ragione in un contesto così carico di polemiche si è fatto sentire in maniera determinante nel riuscire a centrare la quarta doppietta scudetto-Coppa Italia, sfiorando pure il clamoroso ribaltone al Bernabeu. Così non cambia Allegri, non cambia la Juve, ma cambieranno insieme: la rosa verrà rinnovata, anzi rifondata, è fondamentale che l'asticella venga alzata ulteriormente per provare a continuare a vincere in Italia e ritentate l'assalto europeo. Avviando un nuovo ciclo quantomeno biennale. Con un occhio di riguardo a centrocampo e difesa, sono questi i reparti che necessitano interventi ben più consistenti dei soli arrivi di Emre Can e Caldara, Perin o Darmian. E chi rimarrà dovrà farlo con il massimo delle motivazioni, consapevole che nello spogliatoio come in campo sarà sempre più Allegri l'uomo al comando. Non solo, ma al fianco di una società che se lo vuole tenere sempre più stretto.

    @NicolaBalice


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