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  • Juve-Cagliari, l'analisi: Pjanic mezzala e fasce forti, ecco la vittoria di Allegri VIDEO

    Juve-Cagliari, l'analisi: Pjanic mezzala e fasce forti, ecco la vittoria di Allegri VIDEO

    • Federico Montalto
    Dopo la sconfitta di domenica scorsa contro l'Inter, la Juventus di Massimiliano Allegri era chiamata ad una risposta immediata contro il Cagliari. I bianconeri avevano necessità di riscattare immediatamente la brutta prestazione di San Siro, anche per allontanare le pesanti critiche piovute sull'allenatore, accusato di aver abusato del turnover e di aver sacrificato Miralem Pjanic in una posizione non ideale per le sue caratteristiche.

    Juve-Cagliari, l'analisi: Pjanic mezzala e fasce forti, ecco la vittoria di Allegri VIDEO

    LE SCELTE INIZIALI – Alla vigilia della sfida contro il Cagliari si era ipotizzato un cambio di modulo per la Juventus, con la difesa a 4 e Pjanic trequartista alle spalle di Dybala e Higuain. Allegri ha invece deciso di non modificare il suo schieramento, probabilmente anche per non dare adito ad ulteriori polemiche riguardo il suo ormai consolidato 3-5-2. Sono stati 3 i cambi più significativi rispetto alla gara con l'Inter: Dani Alves al posto di Lichtsteiner, Pjanic in posizione di mezzala al posto di Khedira e Higuain punta centrale, con Mandzukic in panchina. In fase difensiva, la Juventus si posizionava con un centrocampo a 4 formato formato da Pjanic e Lemina al centro e Dani Alves e Alex Sandro sulle fasce, con Hernanes davanti alla difesa.

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    LA SPINTA SULLE FASCE – In queste prime giornate di campionato si è potuto notare il cambio di atteggiamento di Allegri nella scelta degli esterni. L'anno scorso l'allenatore bianconero aveva deciso di optare per un atteggiamento più prudente, schierando un esterno offensivo e uno difensivo (di solito preferiva schierare Lichtsteiner - Alex Sandro oppure Cuadrado – Evra), in questa stagione, invece, ha più volte scelto di giocare con due esterni offensivi come Alex Sandro e Dani Alves, entrambi con compiti di spinta più che di copertura. In questo modo la Juventus riesce quasi sempre a creare pericoli agli avversari sulla fascia, grazie al grande lavoro di Dybala a tutto campo e allo scivolamento della mezzala. Concentrando giocatori in quella zona di campo, inoltre, è più facile riuscire a creare ulteriori pericoli con un cambio di gioco verso l'altra fascia, dove l'esterno si fa trovare sempre in posizione molto avanzata e pronto ad attaccare l'area di rigore.

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    LA POSIZIONE DI PJANIC – Complice il turno di riposo concesso a Khedira, Miralem Pjanic è stato spostato nella posizione di mezzala, con Hernanes davanti alla difesa. In questa zona di campo, il bosniaco è stato sollevato dai compiti di costruzione dell'azione offensiva, affidati invece a Hernanes, anche se la sua posizione media durante la partita contro il Cagliari si discosta di poco da quella durante la sfida di San Siro, a conferma del fatto che spostare Pjanic da trequartista sarebbe poco utile viste le caratteristiche del giocatore e la sua propensione ad abbassarsi a centrocampo per ricevere il pallone.
    Senza dubbio in posizione di mezzala Pjanic e riuscito ad essere più nel vivo del gioco rispetto a domenica scorsa, probabilmente anche grazie ai maggiori spazi lasciati dal Cagliari rispetto all'Inter: allo Juventus Stadium, il bosniaco ha giocato 97 palloni, soltanto 79 a San Siro. Irrilevante la differenza per quanto riguarda i passaggi completati, 70 contro l'Inter e 81 contro il Cagliari, sicuramente dovuto al minor pressing effettuato dai sardi, che aspettavano la Juventus molto più bassi rispetto ai nerazzurri. Giocando in questa posizione Pjanic non ha praticamente mai dialogato con i compagni della difesa: 74 passaggi su 81, infatti, sono stati in direzione della trequarti avversaria (contro l'Inter soltanto 45 su 70, tutti gli altri in zona difensiva).

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    MANDZUKIC O HIGUAIN? - Ha fatto molto discutere la scelta di Allegri di lasciare fuori Higuain in favore di Mandzukic contro l'Inter. Tuttavia, considerando le caratteristiche dei due giocatori, la decisione dell'allenatore può essere spiegata nel diverso atteggiamento offensivo tra le gare con i nerazzurri e con il Cagliari. Contro l'Inter, Allegri voleva sfruttare le capacità nel gioco di sponda di Manduzkic, un attaccante molto abile spalle alla porta, capace di stoppare il pallone anche sotto pressione e favorire gli inserimenti della seconda punta e della mezzala. L'obiettivo di Allegri a San Siro era quello di rompere la linea difensiva dell'Inter costringendo uno dei due centrali ad uscire in pressione su Mandzukic, lasciando lo spazio centrale per gli inserimenti di Dybala e Khedira.
    Nella partita contro il Cagliari, il tecnico bianconero ha adottato un diverso stile offensivo utilizzando Higuain che ha caratteristiche differenti rispetto all'attaccante croato. L'argentino gioca meno spalle alla porta e preferisce ricevere il pallone nella trequarti avversaria per attaccare direttamente la porta. In questo caso è Dybala ad andare a prendere il pallone in una posizione più bassa, per poi cercare la verticalizzazione per Higuain.

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