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  • Juve, ha ragione Dani Alves: non ti diverti, per questo non vinci in Europa

    Juve, ha ragione Dani Alves: non ti diverti, per questo non vinci in Europa

    • Gianluca Minchiotti
    Ha ragione Dani Alves, la Juventus non è divertente e non si diverte a giocare. Vincente sì, in Italia (non è questo che si vuole mettere in discussione), ma divertente no. 

    L'URAGANO DANI - Il 34enne brasiliano è passato come un uragano sul mondo bianconero nell'ultimo anno solare: un avvio difficile, il pensiero (suo e della Juve) di lasciarsi a gennaio, poi tre mesi da urlo con partite giocate in modo strepitoso (Barcellona, Monaco), fino al buco nero di Cardiff, nel quale lui e i campioni d'Italia sono sprofondati fra le polemiche (cosa è successo all'intervallo?). Poi, la decisione shock (per la dirigenza bianconera, sorpresa e spiazzata): Dani Alves vuole lasciare la Juve e riesce a farlo, per accasarsi al Paris Saint Germain. Da quel momento, l'ex Barcellona è un fiume in piena: invita Dybala ad andarsene per crescere come calciatore, dichiara che "a Torino è stata dura" e che "andando alla Juve ho fatto male a chi mi voleva bene". E aggiunge: "Il PSG è un club migliore della Juve per ambizione e ordine".

    NAPOLI MEGLIO DELLA JUVE - Ieri, ospite a Milano al Gran Galà del calcio, Dani Alves ha scagliato gli ultimi fulmini della sua tempesta: "Sono andato via dalla Juventus perché non mi divertivo più. Il calcio italiano? E' vecchio, rimasto indietro: deve prendere esempio dal Napoli". L'accusa è al calcio italiano in generale e, in particolare, alla sua squadra più rappresentativa: la Juventus. Il modello da seguire, secondo il classe 1983 di Juazeiro, è il Napoli. Dani Alves non parla di vittorie e fatturati, di squadre vincenti e meno vincenti. Parla di calcio propositivo, di voglia di fare calcio. E il Napoli, indubbiamente, in questo momento ne ha di più della Juve, di voglia di fare calcio. E non è un caso che, nonostante i sei scudetti di fila dei bianconeri, il premio come miglior allenatore ieri sera sia stato assegnato a Maurizio Sarri

    JUVE, ASCOLTALO - La Juventus ha vinto, vince e vincerà sicuramente ancora molto in Italia. Ma forse, per poter diventare una potenza vincente anche in Champions League, dovrebbe dare ascolto a Dani Alves. Un calcio più propositivo (e anche, sì, più divertente, per sé e per i tifosi) potrebbe essere la chiave per vincere anche in Europa. Ce lo hanno insegnato le grandi squadre che hanno fatto la storia della Coppa dei campioni, dall'Ajax di Cruijff al Barcellona di Guardiola, passando per il Milan di Sacchi e il Real Madrid di sempre. Juve, la verità di Dani Alves fa male. Ed è per questo che il suo innesto a Torino è stato così difficile. Ma è una verità che va ascoltata, per migliorare. 
     

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