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  • Juve: Jovetic, Suarez o Alexis Sanchez

    Juve: Jovetic, Suarez o Alexis Sanchez

    Juve, Peluso è preso. Ora la punta: Gabbiadini avanza su Borriello.
    La Juve ha preso Federico Peluso. Respinto l’ultimo assalto del Napoli (offerta da 7 milioni all’Atalanta) grazie alla volontà del 28enne jolly difensivo, motivatissimo a raggiungere Conte in bianconero. Le cifre dell’affare sono note: 1,5 milioni di prestito oneroso più 3,5 milioni a giugno per il riscatto obbligatorio. Operazione economicamente indolore: reinvestito immediatamente, di fatto, l’ingaggio lordo risparmiato con la partenza del brasiliano Lucio. Forse già oggi (o mercoledì) le visite mediche. Ora gli uomini-mercato della Juve si prenderanno una decina di giorni di riflessione per individuare la soluzione migliore anche in attacco.

    Drogba e Llorente Margini ridottissimi sul fronte Drogba, con il Milan lanciato e la Juve saggiamente defilata di fronte alle alte richieste del 34enne ivoriano sia dal punto di vista economico sia della durata del contratto. Marotta mette sul piatto un’offerta non trattabile: un anno e mezzo di contratto per complessivi 5,5 milioni di euro più bonus. Poche speranze, poi, anche per l’arrivo anticipato di Llorente, sicuro bianconero (a costo zero) a giugno. L’Athletic Bilbao mantiene infatti la linea dura, chiede 20 milioni e al momento rifiuta qualsiasi contatto con la Juve, che comunque a gennaio non andrebbe oltre un’offerta da tre milioni.

    Gabbiadini o Borriello Ma un altro attaccante serve. Bendtner non rientrerà prima di fine marzo, e Conte là davanti ha bisogno dei numeri giusti per attuare una turnazione necessaria quando si è in corsa su tutti i fronti. E allora occhi puntati su Gabbiadini, Boakye e Borriello, con il primo leggermente favorito. Più Gabbiadini di Boakye (entrambi della Juve, main prestito a Bologna e Sassuolo) perché nel percorso di crescita e valorizzazione è il ghanese ad aver maggior bisogno di completare una stagione da titolare. Più Gabbiadini di Borriello, poi, soprattutto per una questione di costo dell’ingaggio. L’ex milanista resta però una pista concreta per vari motivi: ha già lavorato con Conte (che lo apprezza), ha esperienza internazionale e ha caratteristiche fisiche e tattiche che in assenza di Bendtner sono venute meno nella rosa bianconera. Su Borriello c’è però sempre il Palermo.

    Altri movimenti In linea di massima, il mercato di gennaio non dovrebbe andare oltre un difensore e un attaccante. Ma dietro le cose potrebbero cambiare se Marrone chiedesse di essere ceduto in prestito per trovare maggiore spazio. Le offerte non mancano, Udinese e Atalanta premono da tempo per l’azzurrino, «la nostra intenzione è però quella di tenerlo», fanno sapere da corso Galileo Ferraris. Oltretutto, con il k.o. di Chiellini e la partenza di Lucio, le prospettive di impiego si allargano non poco per Marrone, che fra l’altro può contare sulla grande stima del suo tecnico. In vista di giugno, intanto, occhi puntati su Grenier del Lione (centrocampista classe 1991), sul 17enne trequartista ecuadoriano Cevallos (LDU Quito) e su Saponara dell’Empoli, seguito anche dall’Inter.

     

    In vantaggio Jo-Jo: per l’entourage la clausola da 30 milioni è valida anche senza deposito in Lega. Ma dall’ex Udinese segnali a Torino...
    Juve, 3 assi per un 10: Jovetic, Suarez, Sanchez. Ecco la lista dei candidati per la maglia di Del Piero.
    La maglia numero 10 in casa Juventus non ha ancora trovato un padrone dopo l’addio di Alessandro del Piero. «Al riguardo decide Conte», aveva detto Andrea Agnelli. E saggiamente il tecnico dei miracoli ha preferito finora tenerla lì, nel cassetto, a maggior ragione dopo che i «Capitani» Buffon, Marchisio e Pirlo non si erano fatti avanti. Eredità pesante o ulteriore richiamo per il top player che il popolo bianconero aspetta per giugno. E su questo già lavorano Marotta e Paratici. Il budget è pronto: 30 milioni di euro per il cartellino, a prescindere da eventuali cessioni eccellenti, che potrebbero ulteriormente rafforzare l’impatto bianconero sul mercato internazionale. Sono tre i candidati alla «10» bianconera: Stevan Jovetic, Alexis Sanchez e Luis Suarez, con il montenegrino pallino numero uno.


    Jo-Jo più di tutti Insomma, riprende a rotolare lo Jo-Jo, o meglio, il filo con la Juve non si è mai spezzato. Risceso in estate dopo il blocco imposto dai Della Valle, il nome è risalito complici anche certi virgolettati dell’attaccante, che ha pubblicamente espresso la volontà di metter basi in Italia. Fino al prossimo caldo il domicilio resterà a Firenze, in estate tutto dipenderà dal già fissato appuntamento con il patron viola. Dall’incontro tra le sigle (ADV-JOJO) uscirà il destino della punta, ma già vanno registrate alcune novità. Detto del desiderio di Jovetic di non passare la frontiera (da noi apprezza tutto: cibo, clima, lingua e ora come ora non ci sono altri top-club italiani potenziali acquirenti), ecco che meno di un mese fa la Fiorentina e chi rappresenta il giocatore si sono aggiornati a Firenze. Incontro diretto, la società avrebbe ri-espresso il piacere a trattenere Jo-Jo ben oltre l’estate, e il timore per un tormentone-Juve bis. Della Valle potrà ristoppare subito il file «Juvetic», ma all’ex Partizan, un’estate fa, ha promesso una linea più morbida (magari anche sul prezzo) in cambio di un altro tranquillo anno di permanenza viola. La Juventus però fa storia a sé, per questo potrebbe tornare d’attualità anche il caso-clausola (da 30 milioni). Per l’entourage del giocatore (con relativi avvocati) la liberatoria è valida anche senza il deposito in Lega Calcio, la Fiorentina resta di diverso avviso: l’appuntamento a fine campionato con Della Valle che sarà decisivo anche in questo senso. Jovetic, ora concentratissimo sulla scalata viola, è ambizioso e continua a non snobbare l’interesse bianconero senza però voler strappare con la Viola. La variabile può essere la Fiorentina in Champions, in ogni caso l’estate è già calda.

    La vecchia idea e il «red» Nel frattempo, gli uomini mercato Juve tengono monitorate con grande attenzione le situazioni di Alexis Sanchez e Luis Suarez. Il primo è da sempre un pallino di Beppe Marotta, che provò a portarlo a Torino anche all’inizio della scorsa stagione, finendo poi per arrendersi solo di fronte alla mostruosa offerta (circa 40 milioni) del Barcellona. Da allora, però, l’entusiasmo del cileno è andato scemando per lo scarso impiego nella squadra più forte del mondo e totalmente costruita su Lionel Messi. Anche se non ufficialmente, qualche segnale verso Torino sarebbe già stato lanciato. Luis Suarez è invece probabilmente l’attaccante che più fa sognare il popolo bianconero. Il nazionale uruguaiano segna a raffica, gioca per la squadra, è completo e non disdegna il lavoro sporco. Il Liverpool lo ha blindato, ma l’Inghilterra non è che lo ami troppo. Si diceva: «Un grande campione non lascerebbe mai la Premier per la serie A». Già, ma da qualche tempo l’appeal dell’ambiente-Juve non ha più nulla da invidiare ai grandi club internazionali. E a livello di ambizioni, al momento, quelle bianconere appaiono decisamente più concrete rispetto a quelle del Liverpool.
     


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