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  • Juve, le pagelle di CM: steccano Dybala e Higuain, Lichtsteiner-Evra da incubo

    Juve, le pagelle di CM: steccano Dybala e Higuain, Lichtsteiner-Evra da incubo

    • Nicola Balice

    Juventus-Milan 4-5 dcr (1-1 dts)

    BUFFON 7: 600 presenze con la maglia bianconera. Il prossimo portiere della Juve, per capire cosa serva per raccoglierne l'eredità, dovrebbe guardare questa partita. Più di ottanta minuti ad osservare e controllare la situazione, per poi salvare all'improvviso come capitato sul colpo di testa di Bacca. Da lì in poi, serve il miglior Buffon. Ma la parata sul rigore di Lapadula non basta.

    LICHTSTEINER 5: come spesso accaduto in questa stagione, il gol subito dalla Juve è almeno in parte sua responsabilità. Nervoso e poco preciso anche in fase di impostazione, si perde il taglio di Bonaventura in maniera irreparabile.

    RUGANI 6: prova meno brillante delle precedenti, con Chiellini battitore libero, di fatto cancella Bacca pur restando a guardare il duello Lichtsteiner-Bonaventura in occasione dell'1-1. Perde poi il colombiano in chiusura di gara, ringraziando Buffon.

    CHIELLINI 7.5: respinge tutto quello che passa dalle sue parti, al di là del gol è sempre pericoloso in situazioni di palla inattiva. Il salvataggio su Bacca a inizio tempi supplementari vale anche più del gol, con la colpevole complicità dell'attaccante colombiano.

    ALEX SANDRO 7: finché rimane in campo, la Juve è padrona del campo. Ispirato e pericoloso in fase di spinta, Suso si accende solo dopo il suo infortunio (32' EVRA 5: entra a freddo, lascia colpevolmente a Suso tutta la libertà e il tempo per pescare Bonaventura sul gol dell'1-1, in assoluto va in affanno ogni volta che lo spagnolo decide di puntarlo)

    KHEDIRA 6: graziato dalla traversa quando lascia Romagnoli libero di staccare in area di rigore, come in campionato solo un super Donnarumma gli nega la gioia dell'eurogol. Cresce alla distanza, non gioca male, ma nemmeno trascina. E quando ha spazio per fare male, si inceppa puntualmente. Implacabile ai rigori.

    MARCHISIO 7: credere che sia stato fuori per sei mesi a causa di un grave infortunio sembra quasi impossibile. Sempre al posto giusto, fa sempre la cosa giusta. A inizio stagione, prima di tutto, mancava lui. Rigore da campione, non serve.

    STURARO 6.5: è ovunque palesando uno stato di forma davvero eccellente, è facile capire perché in questo momento Allegri non voglia rinunciare a lui. Se avesse anche lucidità in fase realizzativa e di impostazione, la Juve non avrebbe bisogno di andare sul mercato (78' LEMINA 5.5: quello che faceva Sturaro, peggio di come lo faceva Sturaro)

    PJANIC 6: trasforma ogni calcio d'angolo in un'azione da gol, sporca ogni linea di passaggio rossonero facendo il suo anche in fase di non possesso, ma non accende il gioco (67' DYBALA 5: quando si è presentato alla Juve aveva detto che si sentiva perfetto per giocare trequartista dietro le punte. Parte forte, ma l'infortunio di Sturaro guasta anche i suoi piani. Clamoroso quell'errore a ridosso del 120', non da lui: prova a rimediare poco dopo, chiuso da Donnarumma. Si prende la responsabilità dell'ultimo rigore, ma lo sbaglia. Esce tra le lacrime, dovrà ripartire anche da qui).

    MANDZUKIC 6: finisce sempre per essere lui a metterla in mezzo per i compagni e non viceversa, così fatica a lasciare il segno nell'area avversaria. Quello nel cuore dei tifosi e in quello della squadra, è impresso indelebilmente ogni volta che arretra fino alla linea dei difensori, dando tutto quello che ha e forse qualcosa in più. Il rigore sbagliato però pesa come un macigno.

    HIGUAIN 5: praticamente la sua partita inizia al 67', con l'ingresso di Dybala. Troppo poco in ogni caso, il grande assente a Doha è lui. Fa il suo solo dal dischetto.

     

    All. ALLEGRI 5.5: due infortuni guastano il piano partita, obbligandolo a rinunciare alla catena di sinistra che inizialmente stava spaccando il Milan in due e soprattutto costringendolo ad una sola scelta pensata in corsa. La più coraggiosa, quella di Dybala dietro Higuain e Mandzukic, che non sortisce gli effetti sperati. Perde ai rigori la Supercoppa a Doha come due anni fa, ora gli vien chiesto di arrivare in finale di Champions: magari, di cambiare il finale almeno in quella occasione. Rimangono i dubbi legati a un Lichtsteiner ancora titolare ed un Dybala ancora in panchina dal primo minuto, anche se l'approccio sembrava quello giusto.

    @NicolaBalice


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