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Juve-Napoli, i migliori 11 di sempre: Platini e Zidane vs Zola e Maradona

Juve-Napoli, i migliori 11 di sempre: Platini e Zidane vs Zola e Maradona

  • Furio Zara
E' un gioco, prendiamolo come tale. Giochiamo a stilare le formazioni "All Stars" e "All Times" di Juventus e Napoli, con due certezze: ne escono due squadroni da far paura e alziamo fin da ora bandiera bianca. Sono troppi i campioni per farceli stare tutti in una sola formazione. Il periodo scelto: dal dopoguerra a oggi. La premessa: abbiamo cercato di dare un minimo di equilibrio a ogni squadra. Avanti, dunque. 

JUVENTUS (4-3-1-2) - Buffon-Zoff, sfida tra miti in porta. Ma Gigi ha qualcosa in più. Difesa a quattro, con Thuram che slitta a destra (e supera di un soffio Gentile), Cannavaro a mordere il centravanti avversario (Chiellini gli sta un po' dietro), Scirea a dirigere l'orchestra, Cabrini a scavalcare sulla sinistra. Durissima la scelta a centrocampo. Platini ci deve stare, Tardelli è stato il primo vero giocatore "europeo" della Juve anni '70 e '80, Nedved a Torino è stato stratosferico. Certo, ci stava Pirlo. Certo: e la classe di Boniperti? Certo, Benetti avrebbe fatto comodo. Certo: Haller è stato il faro della Juve primi anni '70. Impossibile scegliere l'attacco, però ci proviamo. La coppia scelta è Del Piero-Bettega. Talento, cattiveria, gol in canna, meccanismi e movimenti che - nei sogni - avrebbero potuto risultare perfetti. Ci denunciamo: lasciare fuori Sivori è un delitto. E Trezeguet con Del Piero ha fatto meraviglie. Charles sarebbe servito, eccome. Anastasi faceva reparto da solo. E il Baggio bianconero ha deliziato, ma Roby è stato uno dei rarissimi esemplari di campioni trasversali, amati al di là della maglia (e ne ha cambiate parecchie) per cui la sua "juventinità" è un po' annacquata. E l'allenatore? Per noi: Trapattoni e Lippi davanti, subito dietro Conte e Allegri, con Capello e Vycpalek distanziati di pochissimo. E Trap sia: ha segnato un decennio, quella Juve rimane una delle quattro-cinque squadre più forti della storia del calcio italiano. 

NAPOLI (3-4-1-2) - In porta "Giaguaro" Castellini, bandiera di un'epoca. se l'è giocata fino all'ultimo con Pepe Reina. Difesa stratosferica: Ferrara e Koulibaly, con Krol libero di dettare il lancio. Spiace lasciare fuori un mito napoletano come Bruscolotti, ma quei tre - anche solo a pensarli giocare insieme - fanno davvero paura. A centrocampo scelte abbastanza definite. Imprescindibile Juliano, che all'epoca non sfigurava affatto con i vari Mazzola, Rivera e Bulgarelli (che gli hanno però precluso la Nazionale). La furia agonistica di Bagni è stata decisiva per il primo scudetto: dura lasciarlo fuori. Hamsik in questa squadra deve starci. Ne ha le carte in regola. Così come Zola, che diventò tale all'ombra di Maradona. L'abbiamo messo defilato a sinistra nel centrocampo a quattro solo per la necessità dell'equilibrio. Fermi tutti: provate a immaginare la coppia Insigne-Maradona sulla trequarti. Spettacolo puro. Resta da assegnare un solo posto, quello di centravanti. E la batteria che si contende il posto è di qualità eccelsa. O'Lione Vinicio avrebbe fatto la sua parte, così come Beppe Savoldi, marcatore implacabile. La classe cristallina di Giordano farebbe comodo a chiunque. E' una ferita lasciare fuori un jolly dell'attacco come Mertens. E che dire allora del Pipita Higuain prima del "tradimento"? A Napoli ha fatto cose che non aveva mai fatto altrove. Ma il nostro centravanti, in questa formazione ideale, è Careca, perché proviamo piacere fisico anche solo a immaginare come avrebbe potuto duettare con i due lì dietro, Insigne e Maradona. In panchina i nomi sono quelli di Bianchi e Bigon, che hanno messo la firma sui due scudetti, senza dimenticare Vinicio, che per primo portò - a certi livelli - la zona in Italia. Il suo Napoli giocava un calcio bellissimo. Ma c'è un allenatore che sta davanti a tutti. Esatto: Maurizio Sarri. Parlano i numeri, parla soprattutto la bellezza che ha seminato in questi anni. Infine: ci appelliamo alla vostra tolleranza, sappiamo che ognuno di voi ha in mente la sua formazione preferita, ma capite, è stata davvero molto dura sceglierne solo undici per squadra. 

JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Thuram, Cannavaro, Scirea, Cabrini; Tardelli, Platini, Nedved; Zidane; Del Piero, Bettega. All. Trapattoni

NAPOLI (3-4-2-1): Castellini; Ferrara, Krol, Koulibaly; Bagni, Juliano, Hamsik, Zola; Maradona, Insigne; Careca. All. Sarri

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