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  • Juve, non accontentarti: compra!

    Juve, non accontentarti: compra!

    • Nicola Balice

    Basta guardare il campo, basta guarda i numeri, ed effettivamente non si può che dare ragione a Beppe Marotta: la Juve è a posto così. Undici le vittorie consecutive in campionato che hanno cancellato o quasi una partenza di campionato troppo brutta per essere vera. Sei le vittorie tra campioanto e Coppa Italia anche solo in questo inizio di 2016, con in più il fiore all'occhiello di ben 21 giocatori diversi partiti titolari almeno una volta: cartina di tornasole della bontà e della profondità della rosa bianconera, partita dopo partita gestita sempre meglio da un Max Allegri mai così tanto feroce timoniere di una Juve rabbiosamente affamata. Classifica in campionato e testa a testa col Napoli a parte, la Juve si sta confermando società senza eguali in Italia nel recente passato, nel presente e con ogni probabilità anche per il futuro: in questo senso, la finestra di mercato invernale è rimasta frenetica anche senza alcuna modifica alla rosa attuale, con Marotta e Paratici in prima linea per garantirsi il maggior numero possibile di giovani futuribili che solo il tempo potrà dire se potranno essere utili alla causa in forma diretta o tramite ulteriori manovre di mercato (scambi e plusvalenze). La realtà parla chiaro, ha ragione Beppe Marotta: la Juve è a posto così. In Italia senza dubbio, con una prossima stagione che vede già Berardi e Saponara muniti di biglietto di sola andata per Torino. Ma per il salto di qualità anche in Europa?

     

    LUCIDA FOLLIA Nella conferenza stampa pre-Inter, Max Allegri ha sottolineato una volta di più come alla Juve oggi serva solo un grandissimo calciatore di spessore internazionale o niente. Aggiungendo come la società stesse monitorando il mercato nonostante a gennaio sia ancor più difficile. Segnale di come effettivamente, tra un Mandragora ed un Rogerio, le strategie di Marotta e Paratici non abbiano perso di vista la Juve di oggi. Sempre il tecnico ha detto che alla Juve serva più spensieratezza ed incoscienza, parlando ovviamente dei suoi giocatori con un calendario fitto con tutti i suoi obiettivi da raggiungere. Una richiesta che ha 24 ore rigenerato, ad esempio, Morata e Cuadrado. Parafrasando Allegri, però, si può provare ad allargare il discorso anche a proprietà e dirigenza, spostandosi dal campo al mercato: i conti sono stati, sono e saranno sempre imprescindibili e vitali nel processo di sviluppo europeo della Juve che negli ultimi anni ha visto di fatto raddoppiare il fatturato bianconero. Ma con il Bayern alle porte ed una finale di Champions da difendere, serviva qualcosa di più anche nel mercato di oggi. La Juve non è mai stata ferma però, ed il mercato non è ancora chiuso: chissà che nella ferma solida con cui è stata ricostruita una delle Juve più vincenti di sempre non possa spuntare anche un lampo di lucida follia che possa portare alla corte di Allegri quel top playe che manca per il definitivo salto di qualità. Per vari motivi in questi mesi sono stati bloccati e poi abbandonati giocatori come Lavezzi e Banega, mentre non si è mai perso di vista quell'obiettivo numero uno, due e tre che risponde al nome di Gundogan per il quale potrebbe anche partire un ultimissimo assalto nonostante la resistenza del Borussia Dortmund non sia mai vacillata e la concorrenza spietata di mezza Europa per la prossima stagione. Senza dimenticarsi la cotta calcistica presa da Allegri nei confronti di Andre Gomes del Valencia, corteggiato anche dal Napoli, così come Bernardo Silva rimane saldo nei radar bianconeri. A tre giorni dalla fine del mercato, mentre tutte le rivali annaspano alla ricerca di qualcosa che forse non è chiaro nemmeno a loro, la Juve è a posto. Ma può davvero bastare così, considerate anche le novità di giornata (infortuni di Mandzukic e Asamoah)? 

    @NicolaBalice


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