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  • Juvemania: Zaza, ora convinci Conte

    Juvemania: Zaza, ora convinci Conte

    • Andrea Bosco
    LA DEA DELL'INFERMERIA - Non ho idea se Eupalla abbia dimestichezza con farmaci e bende. Ma mentre sto scrivendo, la formazione della Juventus da opporre al Bologna è nelle mani della divinità degli infortuni, più che in quelle di Allegri. C'è la necessità da parte della Juventus di non rovinare il formidabile lavoro fatto per 15 giornate, ritrovando la vetta della classifica. E d'altro canto di risparmiare energie in vista dell'incombente gara con il Bayern.

    JUVE: SCIA COME THOENI - La Juventus che è in testa al gruppo e che ha una mezza ruota di vantaggio sul Napoli, si trova nella situazione di un discesista di slalom speciale. Le porte sono ravvicinate: devi mantenere assetto e velocità, peso giusto del corpo, giusta torsione delle caviglie, per non uscire di pista o per non compromettere il tempo. Bologna, Bayern, Inter due volte: queste sono le “porte“ della Juve. Che per 15 giornate ha sciato come Tomba, rischiando. Ma che d'ora in avanti dovrà sciare come Thoeni, tenendo il tempo e cercando di non sciupare energie. Qui le manches sono altre tredici. Il bollettino medico di Madama ha aggiunto Alex Sandro e Cuadrado alla lista degli infortunati. Infortuni diversi ma quello del brasiliano si prospetta lungo una decina di giorni, minimo.  Cuadrado potrebbe esserci già a Bologna.  La formazione, Allegri la darà nello spogliatoio del Dall'Ara dopo aver verificato se il sacrificio agli dei ha avuto qualche risultato.
    Ipotizzo (non scatenatevi è solo una ipotesi, non ho informazioni): Buffon in porta, lo svizzero e  Padoin sulle estreme, Rugani e Barzagli centrali. In mezzo Sturaro, Marchisio (e se la gara lo consentirà per uno scampolo Hernanes) Pogba. Pereyra dietro alle due punte. Io penso Morata e Zaza, all'inizio. Rombo? Quasi. Se recupera Cuadrado, Madama si dispone con un 4-3-3. Ma Allegri potrebbe sorprendere tutti (se recupera Cuadrado) schierando l'ex Chelsea con Zaza e Pereyra a sinistra. Insomma una sola punta. Sono solo mie ipotesi. Quindi prendetele per quello che sono: un esercizio previsionale. Ovvio che dovesse essere disponibile Asamoah, le cose cambierebbero: magari con Sturaro terzino a destra e Asa a sinistra in mediana con Pogba spostato a destra.  

    LA STRATEGIA DI VON MOLTKE - Servirà una limpida strategia che, spiegava in un suo saggio, uno che di strategia se ne intendeva, Helmut von Moltke, “è un sistema di ripiegamenti“. Allegri in questo è un maestro: come chi pesca la trota con il "cucchiaino", un luccichio che attira il pesce e che nasconde un micidiale amo. Ti lascio un po' di spazio, poi ti raddoppio, ti triplico e riparto in contropiede. E' un Bologna che non ha nulla da perdere. Può giocare sul velluto tentando il colpaccio. Ha un ottimo centrocampo dove sono curioso di verificare il valore del diciottenne Diawara: uno che con Donsah è da tempo nel mirino di Partici e Marotta. Donadoni ha dato al Bologna equilibrio. Facendo rifiorire Destro, esaltando la maturità di Giaccherini. Che per l'occasione si è riscoperto interista. Dimenticando che se oggi lui è Giaccherini, uno che ha toccato la Nazionale (e che potrebbe ritoccarla) lo deve a Conte che fortemente lo volle, e alla Juventus che lo ha fatto diventare un giocatore di spessore internazionale. Al cuore non si comanda e Giaccherini a 18 anni subì l'onta e il dolore del 5 maggio. Un gol a Buffon è il suo sogno. Magari su rigore, da sottrarre a Destro. Narrazioni che si ripetono ogni volta che in campo va la Juve. Dopo Bologna ci sarà l'Inter. E allora, ricordi a forza nove: il canonico Gigi Simoni, l'egualmente canonico Massimo Moratti. Sicuramente Mancini che da ragazzino tifava Juve. Una telefonata – hai visto mai – con Mourinho. Certamente il sulfureo Materazzi. Magari dal Brasile Ronaldo il fenomeno. E magari l'arbitro di quel famoso rigore negato. Lui sì, ma ad occhio direi, non Nucini: lui magari dovrebbe spiegare ai giornalisti molte cose. Decisamente troppe.

    ZAZA O DESTRO? - Questo attende la Juventus: tre porte strette (Bologna, Bayern, Inter). I milanesi addirittura due volte di fila. Ma in Coppa Italia, il bottino accumulato allo Stadium, rassicura per la trasferta al Meazza. Una nota ancora su Bologna–Juventus. Storicamente non è mai stata una trasferta facile per la Signora. Neppure nelle giornate concluse con ampio bottino. Oggi gli eredi dello  “squadrone che tremare il mondo fa“, sono solidi. Giocano un calcio semplice e molto veloce. Concedono qualche cosa in difesa, ma a centrocampo hanno tecnica e fisicità. E' una squadra che corre. E poi hanno Destro, l'uomo dal gol impossibile. Uno che come Giaccherini, vorrebbe timbrare il cartellino nella porta di Buffon, per spedirlo, via posta celere, al ct Conte. Sarà una bella sfida con Zaza: stesse motivazioni, stessa fame, e una condizione eccellente. Chi farà gol, chi sarà l'uomo-partita, lui probabilmente avrà un posto sull'aereo di Conte destinazione Europeo .

    GUNDOJUVE - L'agente di Gundogan ha dichiarato che il suo assistito non rinnoverà il contratto (scadenza 2017) con il Dortmund. Il giocatore è nel mirino di tanti club per la sua straordinaria versatilità. Per la capacità di essere determinante in tutte le posizioni del centrocampo. Uno “pronto“ e non da svezzare. Uno da Juve. Uno che Marotta segue da tempo. Insomma uno da cercare di “impegnare“ già adesso. Parlando con il Dortmund e presentando il progetto che lo riguarda al giocatore. Marotta potrebbe spiegargli che il ruolo di trequartista alla Juve è vacante. Oppure che Marchisio non avrebbe difficoltà a cedergli il posto come regista basso davanti alla difesa. E' una cosa che auspico: gli inserimenti e i gol di Marchisio mancano a questa Juventus. Gundojuve? Caro Beppe Marotta: il Mondojuve è in attesa di buone notizie. Tutti sanno che le “osservazioni“ sono tante. Che anche certi “accordi“ sono a buon punto. Che le alternative al turco-tedesco non mancano. Ma quel tipo con il fisico di un impiegato, ha come valore aggiunto la velocità di pensiero. Gioca di prima, al massimo ad un tocco. Smista la palla quasi sempre  senza stopparla. Insomma uno prezioso che costerà una bella cifra. Ne vale la pena ? Io penso di sì. Credo lo pensi anche Marotta.  Chissà che già nell'uovo di Pasqua...

    OMAR: UNICO - Ieri a 11 anni dalla morte la Juventus ha ricordato Omar Enrique Sivori. Non spendo molte parole. L'Avvocato lo definì “un vizio “. Nel senso se lo vedevi una volta, anche una sola in campo, non ti “mollava“ più. Nessuno ha mai giocato al pallone come lui. Lui era l'Angelo con la Faccia Sporca. Un irriverente torero che “matava“ a colpi di tunnel gli avversari. Disse una volta a un giornalista : il “ tunnel “ è più importante del gol .Perché il gol lo fanno in molti. Il tunnel so farlo solo io . Il gol lo dimentichi , ma un tunnel se hai sangue nelle vene non lo dimentichi“ . Era Omar Sivori, l'impossibile che diventava possibile. Con lui in campo eri sicuro che prima o dopo avrebbe tirato fuori qualche cosa di “non pensabile“. Ho avuto la fortuna di poterlo vedere, più volte, in quella Juve con Charles e Boniperti, Stacchini e Colombo che dava spettacolo. Che cercava sempre un gol in più, piuttosto che la difesa della porta di Mattrel . Omar Enrique Sivori, detto El Cabezòn.  

     

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