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  • Juvemania:| Del Neri come Zaccheroni?

    Juvemania:| Del Neri come Zaccheroni?

    • Andrea Bonino

    Pronti, via. Comincia una nuova stagione e la Juventus ricomincia esattamente come aveva finito l'anno scorso: con una sconfitta. 3-0 l'ultima di campionato a maggio, 1-0 ieri a Bari. Zaccheroni e i suoi hanno infranto qualsiasi record negativo degli ultimi vent'anni, i bianconeri di Del Neri sono riusciti nell'impresa di steccare l'esordio in campionato, cosa che non accadeva dal 1982. Certo non è questo il modo migliore per rinascere, scrollarsi di dosso una stagione disastrosa e rilanciarsi. Ma i tifosi della Signora non disperino: è solamente la prima partita di campionato. Ne mancano altre 37, senza contare l'Europa League e la Coppa Italia. Oltretutto il Bari era sicuramente più brillante e vivace rispetto alla Juventus, reduce, tre giorni prima, da un dispendioso spareggio casalingo contro lo Sturm Graz. Ben venga perdere la prima giornata dopo 28 anni e magari procedere spediti verso le posizioni alte della classifica, piuttosto che vincere le prime tre giornate come l'anno scorso e poi finire come tutti sanno.


    Ma la cosa preoccupante, che ha fatto scattare il campanello d'allarme in corso Galileo Ferraris, non è tanto il problema delle gambe imballate, ma il fatto che per la prima volta dall'inizio della stagione, tra amichevoli ed impegni ufficiali, Del Piero & Co. sono apparsi senza idee e non sono riusciti mai a rendersi pericolosi. Speriamo che il terrore di ripetere gli stessi errori della stagione appena conclusasi non attanagli la testa e le gambe dei giocatori. Altrimenti più che un nuovo allenatore servirà uno psicologo per tutti. Oltre alla stanchezza per gli impegni europei ci sono anche altre attenuanti: una su tutte l'organico poco affiatato. Alcuni giocatori sono arrivati da poco e non possono essersi integrati più di tanto. Krasic e Quagliarella, partiti titolari in Puglia, devono ancora affinare l'intesa con i compagni. Il serbo è arrivato pochi giorni fa da un campionato completamente diverso, parla un'altra lingua e s'è allenato pochissimo con il gruppo. L'attaccante di Castellamare di Stabia, invece, non ne ha nemmeno avuto il tempo ed è stato preso di fretta e furia dopo l'infortunio di Amauri. Nemmeno il tempo di sbarcare da Napoli e via, subito in campo.

    Per il momento gli alibi ci sono tutti e non c'è assolutamente da disperarsi. Per ora... Ma i tifosi bianconeri già ieri hanno storto il naso. Sono preoccupati che possa finire come l'anno scorso e hanno pensato: 'La solita Juve: il Bari sembrava il Real Madrid'. Troppo presto per pensarlo. C'è ancora tanto da lavorare e un nuovo progetto con tanti, forse troppi uomini nuovi, ha bisogno di un po' di tempo prima che gli ingranaggi comincino a girare all'unisono. Ma nel contempo si spera ci sia un immediato cambio di rotta, ond'evitare di perdere troppo terreno dagli avversari e scongiurare il serpeggiare della depressione nello spogliatoio. La Juventus ha bisogno di un giocatore che le faccia fare il salto di qualità, che le permetta di fare il cambio di passo. Quell'uomo dovrebbe essere Aquilani, che dopo la sosta Nazionale sarà a completa disposizione di Del Neri e avrà nelle gambe due settimane di allenamenti a Vinovo. Ma l'ex giocatore del Liverpool dovrà avere a disposizione ingranaggi oliati, altrimenti predicherà nel deserto. Sempre che i suoi muscoli reggano.


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