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  • Juvemania: Gotze con Dybala e Pjanic

    Juvemania: Gotze con Dybala e Pjanic

    • Andrea Bosco
    In pochi ci credevano. Ma lui, Antonio Conte, sì. Ci credeva: fortemente . Al punto di dirlo nella conferenza stampa alla vigilia: “Non saremo vittime sacrificali“. Sul campo si è vista una Spagna, incapace di ragionare, costretta dall'Italia a fare la gara che non voleva fare. Passa l'Italia e va ai quarti. E ci va meritatamente. Giocando un calcio migliore, per sostanza ed occasioni. Tante a poche. Fa due gol la Nazionale, ma potevano essere il doppio. Ma soprattutto tutti corrono a tavoletta. La condizione è ottimale. L'autostima alle stelle. Nessuno dica che la Spagna è a fine ciclo: fino a ieri era lo spauracchio di tutti. Ai quarti l'Italia incontrerà, quella che finora è sembrata la formazione più forte , la Germania, i campioni del mondo. Intanto i campioni d'Europa, quelli che avevano asfaltato proprio gli azzurri nell'ultimo atto di quell'Europeo, hanno preparato le valige. Alvaro Morata, aveva ipotizzato una diversa conclusione. Ma come avevo anticipato qualche giorno fa, quelli che in allenamento, non gliela facevano mai vedere, hanno replicato in Nazionale: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini. Un poker di arzilli vecchietti: fategli gol se ne siete capaci. Bella Nazionale. Arbitraggio molto rivedibile: la manata di Sergio Ramos su Eder (palla in un altro lato del campo), e la passeggiata di Silva sulla schiena di Chiellini nel finale erano da rosso diretto.

    QUINDI C COME CONTE - La qualità di questa Nazionale non è paragonabile a quella di altre spedizioni azzurre. Ma il dux salentino, li ha convinti di non essere inferiori ad alcuno. Li ha convinti della missione. Li ha convinti di avere il mondo contro. E che per smentire le Cassandre, hanno un solo modo: vincere. Sul campo si inventa un capolavoro: Giaccherini a uomo su Piqué. Addosso, vischioso, una zanzara: Piqué perde bussola e geometrie. Il capolavoro nasce da lì e dal pressing alto che gli attaccanti fanno per tutta la gara. Ad un certo momento si scalda Zaza, ma Conte temporeggia: Pellè sembra aver esaurito la benzina dopo una gara mostruosa per generosità. Sembra, perché poi arriva la palla buona come contro il Belgio. E quello con la stessa plastica coordinazione, la sbatte in gol mettendo la gara in ghiaccio: chapeau . 

    C: COME CHIELLINI - Brutti, sporchi e cattivi. E' lui, nel trio Juve, certamente il più brutto e il più cattivo. Fa il suo, come sempre. Ringhia su ogni caviglia transiti dalle sue parti. E al momento giusto si inventa centravanti, con un gol di rapina alla Filippo Inzaghi. Brutto?  Meraviglioso, se sei un tifoso della Nazionale. Io lo sono: onore a Chiellini. Brutto? Lunedì sera, Brad Pitt gli faceva un baffo .

    C: COME CUORE - Tutti insieme , appassionatamente. Tutti insieme con grande cuore. Giaccherini, ormai non è più una sorpresa. E credo che a Torino, qualcuno abbia più di un rimpianto. Sorprendente, in continua crescita De Sciglio. Per quantità, ma anche per qualità. Eder non ha trovato il gol, ma le sue incursioni sono risultate spesso micidiali. Ottima la gara di Parolo. Barzagli, Bonucci e Buffon possono stupire solo quelli che non li conoscono. Bene, molto bene anche i romanisti De Rossi e Florenzi: due moti perpetui.

    C: COME COLLINA - Cercasi arbitro competente e coraggioso per Italia–Germania prossima ventura. Non “amichevole”, solo competente.

    C: COME CRUCCHI -  Intesi - nella vulgata popolare - come tedeschi. Finora, per quanto visto, i più forti della compagnia. Cosa non inusuale, come spiegava un grande attaccante britannico. “Il calcio è quello sport dove in campo scendono in ventidue. Giocano per novanta minuti. E alla fine vincono sempre i tedeschi“.  Quasi sempre. Forse c'è un motivo se la partite delle partite, la gara più emozionante della storia è quell' Italia–Germania 4-3 giocata a Mexico City. Perché  i tedeschi sono bravi, sono forti, sono spettacolari. Ma quando incontrano l'Italia proprio non riescono a venirne fuori. Perché l'Italia sarà anche brutta, sporca e cattiva. Ma quando incrocia i tedeschi diventa una dama bellissima. Una Cenerentola che ti fa girare la testa e a mezzanotte sparisce, lasciandoti come traccia solo una scarpina: per il prossimo gala. 

    MERCATO JUVE? DOPO IL 30 - E' arrivato Dani Alves (con i tifosi in festa) e ha firmato un biennale. Riepilogo: Mandragora, Pjanic, Alves in entrata. In uscita, finora Morata, Padoin, Caceres. Presto Cuadrado. Fino al 30 giugno (semestrale di bilancio), mercato bloccato per questioni amministrative. Dopo? Tante voci, anche nuovissime. Qualcuno ipotizza che la Juventus possa tornare su Morata. Ipotesi  priva di gambe. Si incontrano i dirigenti della Juve con Mino Raiola o non si incontrano? No, perché il principe dei procuratori ha in mano un assegno da 120 milioni firmato Manchester United. La Juventus “ tremerà“?. Vedere moneta, dare cammello. Per ora di offerte scritte non se ne sono viste. 

    E' il calciomercato, bellezza: il calciomercato. E nessuno può farci niente. Niente. Notizie al minimo sindacale. Nessuno si sbottona. La Juve ha chiesto informazioni su Pjaca (il croato che piace anche al Milan): si parte da una base d'asta di 15 milioni. Magari qualcuno poteva  svegliarsi prima dell'Europeo. Juve con molte idee, pare. Piace Brandt, alemanno del Bayer Leverkusen, seconda punta ed esterno. Ma una vera trattativa non è incominciata. Della serie: buttiamo l'amo e vediamo cosa succede. E' tornato di moda Sanchez (Arsenal) una seconda punta, anche lui. Costa caro e prima di dare il suo ok, Wenger vuole ottenere Morata. Mia sensazione: Brandt potrebbe avere più consistenza di altri nomi, considerata la situazione di Cuadrado, ormai ai saluti. A centrocampo si sta pensando soprattutto alle uscite. Indispensabili, prima di pensare alle entrate. Ballano i soliti nomi: Pereyra, Lemina, Asamoah, Hernanes (forse anche Sturaro). Non tutti, ovviamente, ma un paio sì. Mascherano è una pista che la Juve non vuole mollare, ma il Barca non ci sente. André Gomes, una pista diventata uno scosceso sentiero di montagna. Bazoer non ha convinto. Tielemans è sopravvalutato. Diawara andrà da Sabatini. Kovacic è evaporato. Ma le alternative in quel settore non mancano a livello europeo. Reputo uscirà a breve un nome a sorpresa. Uno spagnolo che gioca in Inghilterra? 

    PUNTA O NON PUNTA? - Più complicata la scelta della punta, il dopo Morata. Tante di buone, in giro, non ce ne sono. Il belga del Marsiglia comporterebbe il sacrificio di uno tra Mandzukic o Zaza. Resta valida la pista Milik. Che all'Europeo si è fagocitato gol in serie. Ma per una punta l'importante è farsi trovare nella zona giusta. Poi i momenti nei quali la porta appare strettissima, arrivano per ogni attaccante. Ma non ne diminuiscono il valore. Immobile? Alla Juve (che pure ne avrebbe bisogno, per le folli norme sulle rose imposte da Tavecchio) la pensano come De Laurentiis: costa troppo. Un giocatore che in Germania ha toppato. In Spagna anche. E la medesima cosa ha fatto al Torino nei mesi successivi al mercato invernale. Rogna in più: Jesus non si muove fino al 2017 hanno sentenziato dal Palmeiras. E il Barcellona comunque ha una sorta di prelazione in caso di vendita. A me risulta che la Juve non abbia mollato la presa. Ma che l'entourage del giocatore abbia delle perplessità sul progetto (extracalcistico) presentato dai campioni d'Italia. Qualcuno deve aver spiegato loro che la Seat è una automobile spagnola. Ma che le componenti sono tedesche. Non credo di dover argomentare ulteriormente. 


    DUE SCUOLE DI PENSIERO - Sull'argomento seconda punta alla Juve in questo momento circolano due scuole di pensiero. La prima che vorrebbe un giocatore di medio livello (Milik, Brandt ?), assegnando il maggior sforzo economico al settore del centrocampo. La seconda che addirittura non vorrebbe operare a centrocampo, reputando - con le risorse già esistenti - gli acquisti di Pjanic e Alves bastanti, destinando tutte le risorse su un attaccante. Nell Arsenal non gioca, in quella posizione, solo Sanchez. Ma – se sono bene informato - Allegri avrebbe anche ipotizzato la possibilità di giocare con un solo attaccante e con tre trequartisti dietro l'unica punta. Due ci sono: Dybala e Pjanic. Il terzo dovrebbe avere particolari caratteristiche. Mezzo attaccante, mezzo trequartista, faccio un nome che da tempo circola: Goetze.

    GRAZIE E BUON PROSEGUIMENTO - Cari lettori, con questa puntata di Juvemania, si conclude la mia collaborazione con Calciomercato.com. Intenzione che ho espresso alla Direzione già da un mese. I commenti (se ce ne saranno) di questa puntata, non avranno le mie risposte. Ringrazio quanti hanno voluto premiare il mio lavoro. Chiunque prenderà il mio posto, troverà una rubrica in salute. Che ha contratto con i lettori un forte legame. Ringrazio Direzione ed Editore. A tutti voi l'augurio di sempre nuove avventure sul più affascinante dei pianeti: quello del Calcio .  
     
     

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