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  • Sconforto Juventus:| Ma per ora non si cambia

    Sconforto Juventus:| Ma per ora non si cambia

    • A.B.

    La Juve va avanti con Del Neri fino al fondo di una crisi talmente profonda che basta un pareggio strappato con i denti a Cesena per fare sorridere, timidamente, i suoi dirigenti. Agnelli è tornato furibondo dalla Romagna ma è da un po' di tempo che vorrebbe azzerare tutto e tutti. Meglio allora fare parlare Marotta che abbozza di 'passi avanti, prestazione positiva e segnali incoraggianti', che portano a due conclusioni. La prima è questa: 'Andiamo avanti così', cioè con Del Neri, sperando che contro il Brescia la squadra non scompaia come è successo a Lecce. La seconda determina la dimensione provinciale in cui è caduta la Juve, lontana da tutti i traguardi programmati in estate. Un dato: dopo la giornata di ieri sono nove i punti che separano i bianconeri dalla zona Champions.

    Entrambe le conclusioni fanno imbestialire il tifo, che a Cesena ha contestato a lungo Del Neri e poi la squadra. Il clima, già arroventato, è diventato incandescente quando l'allenatore è entrato a piedi uniti sull'argomento: 'Non me ne importa dei fischi dei tifosi, applaudiranno più avanti. Mi spiace per chi gufa sulla mia panchina, ma la squadra adesso l'alleno io. Contro il Cesena abbiamo disputato una buona partita e il punto va bene per muovere la classifica'. Il clima all'Olimpico domenica sarà torrido, i fantasmi di Lippi, Vialli e Deschamps saranno a lungo invocati anche nei prossimi giorni. La fiducia in Del Neri, che comunque vada a finire la stagione non sarà confermato l'anno prossimo, è venuta meno anche in una parte dello spogliatoio. Almeno, la sensazione è questa.

    A Cesena non sono stati capiti i cambi fatti nella ripresa a scapito di Del Piero e Matri e le motivazioni date dal tecnico: 'Erano stanchi, soprattutto il capitano'. Il più duro è stato Aquilani: 'Una grande squadra non si fa rimontare così'. Poi c'è stato lo sfogo di Buffon, dopo il gol del 2-2. Il portiere si è lasciato andare a uno show plateale, con gesti e parole verso la panchina e qualche compagno distratto, testa scrollata e imprecazioni. Uno show proseguito dopo il fischio finale. Il portiere vede materializzarsi davanti a sé un'altra stagione da buttare. Per Del Neri e la società un altro problema in più.

    (Leggo - Edizione Torino)

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