«Ogni occasione non sfruttata è persa», ripete Antonio Conte da un mese. Una bella grossa passa stasera allo Juventus Stadium, contro il Napoli: vincendo, i bianconeri possono salire a due punti dalla cima, dopo il pareggio del Milan a Catania. Oltre a mettere sempre più al sicuro il secondo posto e, quindi, l’accesso diretto alla Champions League: «Vincere significherebbe porre un sigillo bello grosso sul secondo posto - ha detto il tecnico bianconero - questo è fuori di dubbio: perché metteresti il Napoli a 14 punti, e lasceresti come minimo invariata la posizione sulle altre. E non dimentichiamo che per noi, riuscire a centrare questo obiettivo di entrare in Champions dalla porta principale, senza preliminare, sarebbe veramente qualcosa di straordinario».

 

Rimettendo poi il Milan nel mirino: «Come dico sempre, dobbiamo tenere sempre l’occhietto aperto per cercare eventualmente di approfittare di qualche passo falso». Anche se il favorito resta il diavolo: «Dico sempre che il campionato è in mano loro – ha continuato Conte - perché solo il Milan lo può perdere. Ribadisco, una rosa del genere, che sta sopperendo a 10-12 infortuni ogni partita e che riesce comunque a mettere quel tipo di squadra nonostante tutte queste assenze, non ce l’ha nessuno in Italia. Quindi è inutile nasconderci, non ce l’ha la Juve, non ce l’ha il Napoli, forse ce l’avrebbe l’Inter, che però è fuori dai giochi». Riassumendo la strategia: «Ripeto il concetto: pensiamo a fare quello che noi dobbiamo fare, cercare di blindare quanto prima questo secondo posto che sarebbe già straordinario. Detto questo, teniamo un occhio aperto a quello che succede: dovessero fare harakiri, noi dovremmo essere pronti ad approfittarne, sapendo che è difficile». Per via del percorso: «Abbiamo un calendario anche abbastanza tosto: vedo il nostro calendario e il loro, e il nostro è sicuramente più in salita rispetto al loro».

 

Stasera conta però solo il Napoli, che la Juve affronterà con il 3-5-2 brevettato all’andata. Due ballottaggi: sulla destra, tra Lichtsteiner e Caceres, e in attaccato, per sceglere il coinquilino di Vucinic, con favorito Borriello.