Un primo tempo condito dai soliti lanci illuminanti per i compagni e contraddistinta da una regia illuminata e una ripresa in affanno, come buona parte della squadra contro la spigliata Inter di Mazzarri. La prestazione di Andrea Pirlo nella gara di sabato è stata certamente influenzata da una condizione atletica che ancora non può essere ottimale con poche partite nelle gambe, ma l'avanzare dell'età e i molti impegni che attendono il centrocampista della Juventus in un'annata che porta dritti al Mondiale in Brasile saranno fattori da tenere in considerazione.

Antonio Conte conosce l'importanza del turnover e della gestione delle energie per una squadra che punta sempre al vertice e che, dopo due scudetti consecutivi, vuole ottenere un risultato importante anche in campo europeo. Marchisio, Pirlo, Vidal e Pogba compongono un pacchetto di centrali di centrocampo che ha pochi eguali anche al di fuori dei confini italici, ma l'infortunio che costringerà il primo di questi a stare fermo fino a fine settembre ha già privato l'allenatore bianconero della possibilità di fare una maggiore rotazione e nel prossimo mese i campioni d'Italia sono attesi da un tour de force che si completerà con la grande sfida contro il Milan. Conte avrebbe gradito un ulteriore innesto a centrocampo (Nainggolan?) dal mercato estivo proprio perchè aveva previsto eventuali contrattempi e perchè sa che, per puntare alla doppietta Champions-campionato, ci vorrà soprattutto un Pirlo riposato nei momenti determinanti della stagione. E non quel giocatore che, tra Juve e Nazionale, ha alternato lampi di genio a pericolosi momenti di pausa in questo primo scorcio dell'annata.