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  • Juventus squalificata per indisciplina, il Bologna vince in Europa a tavolino

    Juventus squalificata per indisciplina, il Bologna vince in Europa a tavolino

    • Alessandro Bassi
    Verso la metà degli anni'20 l'Europa del pallone è scossa da un'idea tanto folle quanto avanti con i tempi: riunire in un unico torneo le migliori squadre continentali in una specie di campionato europeo. Padre di quell'idea è il geniale Hugo Meisl, uno dei personaggi più importanti del calcio d'inizio secolo. Austriaco, fu un importante dirigente della federazione austriaca e allenatore della Nazionale del suo paese sino al 1937, quando morì poco prima dell'Anschluss nazista. La nazionale di Meisl fu la più vincente della storia dell'Austria e la più bella, tanto da meritarsi il titolo di “Wunderteam”. Oltre a tutto ciò, Meisl fu anche un innovatore: a lui dobbiamo la nascita e l'organizzazione di due tornei molto importanti degli anni'30, la Coppa Internazionale, antenata dell'attuale Campionato Europeo, e la Coppa dell'Europa Centrale. Il 17 luglio 1927, a Venezia, durante i lavori del Congresso internazionale venne infatti creata la Coppa dell'Europa Centrale, alla quale partecipavano due squadre di ciascun Paese in rappresentanza di Austria, Cecoslovacchia, Jugoslavia ed Ungheria: le due squadre erano la vincitrice del campionato e la vincitrice della coppa nazionale (oppure la seconda classificata in campionato). 

    Con il 1929 l'Italia sostituiva la Jugoslavia con due proprie squadre, ma gli inizi furono incerti. Nella prima edizione le due squadre italiane non andarono oltre il primo turno, mentre nell'anno successivo l'Ambrosiana-Inter riuscì ad arrivare alla semifinale.

    JUVE, CHE BOTTE CON LO SLAVIA! - Per vedere una squadra italiana vincere la Coppa dell'Europa Centrale occorre attendere l'edizione del 1932. Edizione che vedrà un epilogo tanto inatteso quanto drammatico. Nel primo turno la Juventus (foto Corriere.it) elimina i campioni d'Ungheria del Ferecvaros e il Bologna i campioni di Cecoslovacchia dello Sparta Praga, accendendo così entrambe alle semifinali: il Bologna contro il First Vienna, la Juventus contro lo Slavia Praga. Tutto ruota attorno alla sfida tra torinesi e praghesi. Il 6 luglio, alle 18.30, a Praga lo Slavia batte la Juventus 4-0, in una partita a dir poco drammatica, caratterizzata da violenza da ambo le parti con la folla che si accende ed invade il campo più volte sino all'apice che si ha verso la fine della partita, quando l'arbitro concede un rigore ai padroni di casa. Gli juventini protestano veementemente, accerchiano l'arbitro il quale finisce rotoloni per terra; i giocatori delle due squadre vengono alle mani, nasce una gigantesca rissa alla quale partecipano anche molti spettatori che nel frattempo invadono ancora una volta il campo. La polizia fa fatica a riportare la calma ma alla fine, dopo oltre dieci minuti l'arbitro può riprendere l'incontro, non prima di aver espulso Cesarini. Insomma, una gazzarra inenarrabile, e c'è ancora da giocare il ritorno...ritorno che si gioca dopo appena quattro giorni, a Torino. L'ambiente è carico di tensione, i tifosi di casa sommergono continuamente i praghesi di fischi e la Juventus chiude il primo tempo in vantaggio 2-0, ma è in avvio di ripresa che accade il “fattaccio”. Planicka, il leggendario portiere cecoslovacco, improvvisamente si accascia al suolo e viene portato negli spogliatoi, dove si rifugia l'intera squadra. Da alcune fonti pare che il portiere sia stato colpito da uno dei sassi che il pubblico ha reiteratamente lanciato dagli spalti. L'arbitro, trascorsa una decina di minuti senza che lo Slavia si ripresenti in campo, decreta la fine della partita. Così un po' tutti in Italia pensano che sia la Juventus a dover sfidare il Bologna in finale, che nel frattempo ha eliminato il First, ma occorre attendere la decisione definitiva del Comitato della Coppa, che si riunisce a Klagenfurt il 14 agosto, cioè oltre un mese dopo i fatti.  E accade l'impensabile. Il Comitato decide di squalificare entrambe le società: i praghesi per essersi ritirati dal campo dopo due minuti dall'inizio del secondo tempo senza giustificato motivo, la Juventus per le gravi intemperanze del pubblico e la condotta indisciplinata di alcuni suoi giocatori.

    COPPA AL BOLOGNA! - A quel punto il Bologna risultava il vincitore della coppa per...mancanza di avversari! La società felsinea propone di giocarsi la coppa in un triangolare con Juventus e Slavia ma il Comitato respinge l'idea e la Coppa dell'Europa Centrale edizione 1932 viene assegnata ufficialmente al Bologna, la “squadra che tremare il mondo fa”, che diventa così la prima squadra italiana a vincere un torneo internazionale

    (Alessandro Bassi è anche su http://storiedifootballperduto.blogspot.it/)

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