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  • Atletico Madrid-Milan, l'analisi tattica di Benny Carbone: Balotelli non è un campione e dov'è la mano di Seedorf?

    Atletico Madrid-Milan, l'analisi tattica di Benny Carbone: Balotelli non è un campione e dov'è la mano di Seedorf?

    • Benny Carbone

    L'Atletico, che quest'anno non ha mai perso in casa, si presenta con il solito 4-4-2 e affronta il 4-2-3-1 di un Milan che viene dalla brutta sconfitta in campionato contro l'Udinese. 

    RAMI PERDE DIEGO COSTA - Approccio positivo dei padroni di casa, che partono subito attaccando molto alti e recuperando palla molto vicino alla porta di Abbiati; questo ha portato, dopo soli due minuti e mezzo, al vantaggio di Diego Costa: Essien, pressato, perde palla molto facilmente e il capitano dell'Atletico, Gabi passa a Raul Garcia che a sua volta mette una grande palla in mezzo per il brasiliano naturalizzato spagnolo, che insacca. A differenza dell'andata Abate segue il suo uomo, mentre Rami si fa attrarre dalla palla e perde la marcatura su Diego Costa. 


    MILAN SENZA CUORE - Il Milan, dopo aver preso il gol, va subito in difficoltà: ha un pessimo approccio mentale e fisico alla partita, sbaglia troppi passaggi in uscita e non riesce a costruire il suo gioco anche perché l'Atletico tiene la squadra molto compatta. Voglio mettere in luce, piuttosto che l'aspetto tattico, proprio la mancanza di mordente e di motivazioni del Milan; non dovrebbe essere affatto così: in una partita del genere, se non si è in grado di tenere testa all'avversario a livello tecnico-tattico, bisogna ovviare con la corsa e con il "cuore". Questo il Milan non l'ha avuto per quasi tutta la partita, tranne dal 27' (gol di Kakà: con un ottimo attacco e un bellissimo cross di Poli) al 40' (nuovo vantaggio con un tiro fortunoso dell'Atletico con Arda Turan). In questo quarto d'ora il Milan dimostra che la squadra di Simeone è vulnerabile, infatti ha rischiato anche di andare in vantaggio, costringendo anche Simeone a passare ad un 4-5-1, prima del gol del centrocampista dell'Atletico. Le squadre vanno a riposo sul punteggio di 2-1. 

    LIMITI - Nel secondo tempo fa sempre la partita l'Atletico Madrid contro un Milan totalmente spento e che, come dicevo prima, non aveva nessuna voglia di recuperare la partita. Il terzo gol dell'Atletico, su palla inattiva con Raul Garcia, chiude definitivamente la partita. Seedorf tenta di ravvivare il suo attacco con gli ingressi di Robinho e Pazzini, ma senza riuscirci. Senza pietà per un Milan ormai allo sbando e psicologicamente annientato, Diego Costa segna il quarto gol siglando la sua doppietta personale ed il 29º gol stagionale. La partita finisce dunque sul 4-1 col trionfo dell'Atletico e con la sconfitta del Milan che deve, a mio avviso, comprendere i suoi limiti e ripartire da questa consapevolezza per costruire qualcosa di migliore

    SEEDORF E BALOTELLI - Da evidenziare anche le scelte discutibili di mister Seedorf, ho la sensazione che in queste 11 partite (di cui 6 perse) non sia riuscito a dare alcuna fisionomia alla squadra. Poi Balotelli ha fatto una bruttissima prestazione e si è visto solo per le proteste: Mario non è un campione come lui pensa, perché dovrebbe dimostrarlo in campo con i fatti e non con le parole. 


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