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  • L'arrivo di Kalas al Tuoro: il primo giorno

    L'arrivo di Kalas al Tuoro: il primo giorno

    La storia di Kalas è raccontata nel libro Africa Bomber di Goffredo De Pascale, pubblicato da Add editore.

    L’appuntamento per incontrare Kalas è al campo sportivo di Tuoro. La cittadina, a mezz’ora di automobile da Perugia, si estende su una delle colline che fiancheggiano il Trasimeno.

    Il lago mitiga l’aria e la rende meno pungente. Le costruzioni in questa zona sono ancora poche rispetto agli spazi di verde, le case sono spesso basse e non limitano lo sguardo all’orizzonte. Il campo di calcio è alle porte della cittadina, subito alle spalle di un moderno palazzetto dello sport, con facciate a vetri e travi a vista. Kalas è già lì quando arriviamo. Noi siamo in anticipo, lui ancor di più.

    È cordiale ma schivo, mi stringe la mano con determinazione, sostiene lo sguardo, poi tende ad abbassare la testa, a girarla come se fosse in cerca di qualcuno o qualcosa. Parliamo. Gli chiedo conferma di quanto ho letto della sua vicenda, gli spiego che vorrei saperne di più e che se ha voglia e se la sente può venire in trasmissione a raccontarla. Accetta di buon grado, rendendo nota la sua storia spera di riuscire a ottenere il tesserino che sta aspettando da tempo per giocare finalmente con i calciatori professionisti.

    Durante le pause ho l’impressione che si assenti, che i suoi pensieri corrano altrove. È come se si sentisse solo. Arriva il presidente. Si concordano le riprese video. Kalas entra negli spogliatoi, si cambia per scendere in campo e mettersi a palleggiare. Quando riappare aprendo la porta di legno scuro è in tenuta azzurra e stringe il pallone sotto un braccio. In tre falcate è sul terreno di gioco. Avanza con la palla al piede controllandola ora con il destro ora con il sinistro, se scatta o si ferma repentinamente la sfera di cuoio resta sempre sotto il suo controllo anche quando la alza e comincia a colpirla di testa, più volte, a lungo, senza farla mai cadere a terra; poi si piega in avanti, inarca la schiena per farvi adagiare il pallone in ricaduta; ancora un gesto plastico e fa passare la sfera sopra la testa per agganciarla con i piedi e iniziare un’altra lunga serie di palleggi. Accanto a me Agnelli sorride orgoglioso.

    (3.continua)

    Da Africa Bomber di Goffredo De Pascale e Kalapapa “Kalas” Ngeri

    (Add editore, 2010)


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