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  • L'attacco:| Un problema per due

    L'attacco:| Un problema per due

     

    Per la Fiorentina un’inaspettata sfida salvezza, per il Cesena una delle ultimissime occasioni per agganciare l’ultimo treno per restare in Serie A. La gara del “Franchi” di domani, però, è anche qualcosa di più. Di fatto un confronto tra due formazioni che oggi si ritrovano a fare i conti con una situazione, e una classifica, che entrambe le società immaginavano ben diversa a inizio stagione. Sia la Fiorentina che il Cesena si erano presentate ai cancelli di partenza con ben altre ambizioni. Da un lato la voglia dei gigliati di tornare sui palcoscenici europei, dall’altro le aspirazioni romagnole di poter dare continuità alla salvezza nella massima serie, magari migliorando il precedente risultato. E se la squadra assemblata da Corvino sembrava comunque convincere la piazza fiorentina, quella organizzata da Minotti aveva raccolto più di un attestato di stima, in particolar modo per l’operazione che aveva visto arrivare a Cesena il grande ex, Adrian Mutu. Poi, però, qualcosa non ha funzionato e tra cambi di allenatori e risultati deludenti entrambe le compagini si sono ritrovate a scivolare verso le paludi della graduatoria di Serie A. 
    Il motivo? Da ricercare principalmente nella difficoltà a segnare. Oggi Fiorentina e Cesena, del resto, si ritrovano con reparti offensivi sterili (i viola sono a quota 23 gol fatti, mentre i bianconeri appena a 16) con una percentuale realizzativa per niente esaltante visto il 18,5% della Fiorentina (il cui miglior realizzatore resta Jovetic con 12 gol) e il 17,8% del Cesena, sostenuto in particolar modo da Mutu, miglior realizzatore fino a questo momento. Da notare che, almeno, la Fiorentina può lamentarsi per la scarsa precisione nelle conclusioni a rete (124 i tiri nello specchio della porta) al contrario del Cesena che ha enormi problemi ad arrivare al tiro, con appena 90 conclusioni all’attivo. Con sette vittorie e sette pareggi all’attivo, ma anche con 10 sconfitte, la Fiorentina arriva comunque alla sfida di domani con un margine di vantaggio non indifferente (sono ben 16 le sconfitte del Cesena), ma prima di tutto la squadra di Rossi non dovrà dare niente per scontato. Se, in sintesi, i romagnoli hanno grossi problemi a creare una manovra offensiva degna di nota, è altresì scontato che l’approccio alla gara dei bianconeri sia da matricole che puntano alla salvezza. Non si spiegherebbero altrimenti le 5 espulsioni e le 59 ammonizioni rimediate nel corso della stagione, un dato comunque diverso rispetto alla Fiorentina il cui approccio “agonistico” è stato decisamente più morbido. Solo due i cartellini rossi rimediati dai gigliati, con 51 ammonizioni, per un dato che fa intendere come troppe volte la Fiorentina si sia consegnata agli avversari. Al di là dei numeri, comunque, i più importanti sono quelli in palio.

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