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  • L'ultima bufala: il 'patto' Prandelli-Juve per risparmiare Pirlo

    L'ultima bufala: il 'patto' Prandelli-Juve per risparmiare Pirlo

    Le soste del campionato a volte sono pericolose. Molto più per ciò che accade fuori dal campo che sul campo, dove le Nazionali sono impegnate nelle gare ufficiali  per le eliminatorie di Brasile 2014.

    Solitamente, sono due settimane di lauto pascolo per le bufale: e, quando difetta la materia prima sul mercato, molto di là da venire, riciccia il dibattito sugli interessi dei club lesi dal Club Italia (come se il calendario delle qualificazioni mondiali lo stilasse Prandelli), il rischio di infortuni, chi gioca di più o chi gioca di meno e altre facezie.  Certo, se esistesse una Federazione forte che ricordasse alla Lega e alle società il principio-guida (prima viene la Nazionale, poi il resto), la situazione sarebbe diversa. Ma non si può avere tutto dalla vita, no?

    Vi ricordate, ad esempio,  le irose e irate reazioni nella capitale all'infortunio di De Rossi rimediato in settembre giocando in azzurro? Apriti cielo, come se, giocando a calcio non esistesse il rischio di stiramenti o ko da trauma, qualunque sia la maglia indossata. Ma la piccola, provinciale parrocchia del calcio italiano, sempre pronta a sottostare alle beghe di campanile, scatenò le solite polemniche astiose e inutili.

    Tant'è vero che De Rossi recuperò addirittura in anticipo e potè giocare a Torino contro la Juve dove la Roma rimediato una batosta tale da compromettere il rapporto fra Zeman e lo stesso De Rossi. Ma questa è un'altra storia. Tant'è vero che oggi il centrocampista è titolare in azzurro e riservas in giallorosso. Buffo, no?

    Ancora più singolare è la posizione di Pirlo. Il quale è felice di essere il perno della Juve e della Nazionale, con la quale ha giocato 19 partite su 20 della gestione Prandelli, saltando solo l'amichevole ferragostana con l'Inghilterra essendo stato impegnato quattro giorni prima a Pechinio per la Supercoppa di Lega.

    Bene, anzi no. Perchè sono bastate due prestazioni sottotono per sputare la sentenza: siccome Pirlo ha 33 anni e deve essere gestito (semmai, sarà lui a gestirsi), è meglio rinunci alla maglia azzurra.

    Naturalmente, le cose non sonon andate così. Sia Prandelli sia Conte sanno che cosa perchè gli interessi della Nazionale e della Juve collimino.

    Ma la notizia che, a Coverciano, lo staff dei preparatori del ct ha previsto allenamenti differenziati per Pirlo e gli altri 7 nazionali targati Juve ha scatenato la ridda all'interpretazione malevola e dietrologica. Dal "patto" Prandelli-Juve per risparmiare Pirlo all'esclusione di Pirlo dalla formazione anti-Armenia, il passo è stato breve..

    Naturalmente, Pirlo partirà titolare venerdì a Erevan; gli allenamenti differenziati a Coverciano non sono una novità, come ha ricordato stamane a Chiellini; Prandelli e i suoi collaboratori riservano lo stesso trattamento a tutit i convocati forti anche di un contatto sempre più stretto con i club perchè, se è interessi di questi salvaguardare i propri giocatori in vista del campionato, è interesse della Nazionale schierare la migliore formazione possibile per qualificarsi rapidamente ai mondiali.

    I cacciatori di bufale sono seriti. Ma, siatene certi, ne stanno già cercando altre.

     

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoraile www.calciomercato.com

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