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  • La differenza tra Juve e Roma? I soldi (non) investiti da Pallotta

    La differenza tra Juve e Roma? I soldi (non) investiti da Pallotta

    • Pasquale Guarro
    Dal punto di vista mediatico, niente da dire. Meraviglioso Pallotta nello svestirsi da ogni responsabilità, spostando l’attenzione su un falso problema. Oggi la Juventus viaggia lontana, naviga in acque ben diverse da quelle della Roma, ma secondo il presidente giallorosso, le incognite sui mancati trionfi sono da ricercare nelle mentalità. Veramente geniale. 

    LE DICHIARAZIONI - "Non siamo lontani dalla Juventus. Parte del gap è dovuto al fatto che Spalletti è qui solamente da un anno e che la Juventus ha dimostrato molta stabilità in termini di giocatori, strategia, tattica e mentalità. Ci vuole tempo per costruire una squadra e penso che Luciano abbia fatto un ottimo lavoro. L'aspetto mentale del gioco non si può ridurre a un anno o a sei mesi. Devi pensare che 'Siamo la Roma e saremo l'avversario più duro da affrontare. Possiamo vincere o perdere, ma possiamo giocarcela con tutti'. Credo che la Juventus abbia questa mentalità e questa stabilità da anni. E noi puntiamo a questo".

    LE DIFFERENZE - Ma il parallelo tra Roma e Juventus non può spegnersi così, perché le evidenti lacune di una società spesso in ritardo meritano di essere evidenziate. Altro che mentalità: la differenza tra i due club la fanno gli investimenti. In capitale si risparmia, a Torino si spende. La Roma vende, la Juve compra. Anche andando ad indebolire le dirette concorrenti. La Juve ha ceduto prima Vidal e poi Pogba, ma solo dopo aver vinto. Inoltre ha investito pesantemente per rinforzare la rosa e probabilmente completerà l’opera a gennaio, regalando ad Allegri altri rinforzi. Intanto i bianconeri hanno già strappato alla Roma il venezuelano Rincon, doppio smacco in 6 mesi, dato che a luglio era stato Pjanic a lasciare Trigoria per raggiungere Vinovo. Ecco perché, al contrario di quanto afferma Pallotta, la differenza tra le due società non può essere data dalla sola mentalità. Anzi, nelle prossime due finestre di mercato, di questo passo, la forbice rischia di allargarsi ulteriormente, soprattutto se anche uomini del calibro di Manolas e Nainggolan dovessero andar via. Difficile invertire la rotta, a meno che non cambi la mentalità. Sì, ma quella di Pallotta.

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