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  • La Juve gioca a Risiko: conquistata l'Italia, ora si punta all'Europa

    La Juve gioca a Risiko: conquistata l'Italia, ora si punta all'Europa

    • Daniele Polidoro
    Nel mercato tuttora in corso la Juventus ha pianificato una strategia di mercato da Risiko, rinforzando in maniera esponenziale una squadra già fortissima e capace di conquistare negli ultimi 5 anni altrettanti scudetti, arricchiti anche da due successi in Coppa Italia, tre trionfi in Supercoppa Italiana e una finale persa in Champions League.

    RISIKO BIANCONERO - Numeri impressionanti quelli degli uomini di Allegri che, adesso, hanno come obiettivo il più prestigioso titolo Europeo. Per farlo però, la coppia Marotta-Paratici ha deciso, semmai ce ne fosse bisogno, di rendere l'organico bianconero un'autentica corazzata, invincibile prima di tutto in Italia. La Champions è uno dei tornei più difficili da vincere, perché dipende tanto anche dagli episodi ed è per questo motivo che la squadra del presidente Agnelli ha deciso di sacrificare Pogba e allestire una rosa che puó assicurarsi per i prossimi quattro, cinque anni l'accesso diretto all'Europa che conta, con l'intenzione di alzare al più presto la Coppa dalle grandi orecchie. L'idea di base di questo mercato juventino è stata tanto semplice, quanto efficace: togliere i migliori agli altri e portarli a Torino. Proprio come avviene nel Risiko. Infatti, se il mercato della Juve fosse riportato sulla cartina del più famoso gioco di strategia del mondo, vedremmo una bandierina a strisce bianconere su ognuna delle principali città d'Italia. Da nord a sud, passando per il centro. Sì, perché ognuna delle principali rivali dei bianconeri si è vista privare dei suoi pezzi migliori, o dei suoi possibili obiettivi.

    ITALIA TERRA DI CONQUISTA - Partendo da sud e risalendo lo Stivale fino a Torino, la prima bandierina, quella più grande, la troviamo a Napoli. Da lì la Juve ha preso Gonzalo Higuain, il suo bomber. L'attaccante dei record che terrorizzerà le difese di tutta Europa. Poco sopra Napoli, un'altra bandiera a tinte bianconere sventola su Roma: è quella di Miralem Pjanic, faro del centrocampo giallorosso degli ultimi anni. Un perno per la mediana di Allegri e un'arma in più sui calci piazzati. Infine, andando sempre più a nord, l'ultima bandiera sul territorio italiano è posizionata a Milano, in via Aldo Rossi, sede del Milan. I rossoneri non si sono visti privare di una stella, come avvenuto per Roma e Napoli, ma di un possibile crack. Stiamo parlando di Marko Pjaca, talento della Dinamo Zagabria e promesso sposo della squadra di Montella. Il matrimonio però non s'è fatto perché il giovane croato ha preferito cedere alla corte di una vecchia signora sempre più affascinante, piuttosto che alle lusinghe di un Diavolo stanco e malato. Storia che potrebbe ripetersi per Bentancur: saprà il giovane gioiellino del Boca resistere all'appeal di Buffon e compagni, impedendo alla Juve di piazzare la sua bandierina anche su Buenos Aires? Staremo a vedere.

    IN ATTESA DEGLI ULTIMI COLPI - A questo strapotere si è aggiunto l'innesto in difesa di Benatia, obiettivo di molte squadre italiane, ma anche in questo caso su Monaco di Baviera è stata issata un'altra bandiera a tinte bianche e nere. Il Risiko del calciomercato è stato vinto agilmente dalla Juve e non è da escludersi che, da qui alla fine del mercato, nuove bandierine vengano piazzate qua e là in giro per l'Europa. L'Italia, già conquistata in lungo in largo, sembra destinata ad essere dominio juventino per i prossimi anni in un campionato che comincia a prendere sempre più le sembianze di quello francese regnato dal PSG. 

    Meglio di così non si poteva fare.  O forse sì, per saperlo basta aspettare queste ultime due settimane di mercato. Brozovia, Witsel, Isco, Kovacic, Bentancur? Dove sventoleranno le prossime bandierine bianconere?

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