La Juve lancia Aquilani
La sciabola e il fioretto per la Signora. Ovvero Felipe Melo e Alberto Aquilani. Subito insieme contro la Sampdoria tra una settimana: è la grande tentazione di Del Neri. Non solo per necessità: Marchisio è ancora indisponibile, rientrerà nei ranghi tra sette giorni. Il nuovo binomio è stato studiato apposta per far scalare alla Juventus l'ultima salita per l'Olimpo dei big, stretto club di candidate per lo scudetto che finora gli addetti ai lavori hanno riservato alle milanesi e alla Roma, che si è rinforzata grazie gli innesti tra gli altri di Borriello, Adriano e Burdisso.I bianconeri vogliono ribaltare i pronostici e con Melo-Aquilani a massimo regime i sogni volano altissimi. E' la convinzione innanzitutto di Del Neri, a caccia della quadra della mediana. In cinque partite, il tecnico di Aquileia ha cambiato tre volte i due interpreti davanti alla difesa: Sissoko- Marchisio contro lo Shamrock e all'andata a Graz, poi Sissoko-Melo nel ritorno dell'Olimpico contro gli austriaci dello Sturm; infine Melo- Marchiso alla prima in campionato a Bari, prima che Sissoko rilevasse il centrocampista torinese e della Nazionale per un infortunio
LA STRANA COPPIA - Così simili e così diversi, Melo e Aquilani. Quasi una coppia al rovescio. Il brasiliano è l'esuberanza fisica e l'italiano la mente sottile e imprevedibile. Però entrambi sono accomunati e animati dallo stesso sentimento: la grande voglia di rivincita. Aquilani è uscito dal tunnel degli infortuni, un calvario durato anni, iniziato il 25 novembre 2006 quando durante un duro contrasto di gioco con il compagno di squadra Taddei si procura la lesione dei legamenti del ginocchio destro. L'ultimo gol in una competizione ufficiale dell'ex del Liverpool risale al 29 aprile di quest'anno, siglato con la maglia dei reds nella semifinale di ritorno di Europa League contro l'Atletico Madrid, poi vincitore del torneo. Aquilani ha colto al volo il treno della Juventus. Il suo obiettivo dichiarato è tornare al rendimento dei suoi anni d'oro nella capitale, e l'eventuale riabilitazione con la maglia bianconera gli permetterebbe anche di riabbracciare l'azzurro. L'ultima presenza con la Nazionale risale al 10 febbraio dell'anno scorso, Brasile- Italia 2-0 giocata all'Emirates Stadium di Londra. Invece Felipe Melo è reduce dal disastro ( anche personale) dell'ultimo anno con la Juve e il Brasile. Ma ha resistito allo tsunami estivo di Marotta. Tra i contestati dai tifosi, è l'unico ad aver salvato il posto. Adesso l'ex viola vuole dimostrare che la dirigenza ha fatto bene a puntare ancora su di lui. In effetti i primi passi hanno restituito un calciatore nuovo, che se non giustifica ancora l'esborso economico di un anno fa (25 milioni), almeno lo avvicina alle prestazioni che l'hanno messo in luce nella Fiorentina.
LA PRIMA VOLTA INSIEME - Melo e Aquilani sono stati provati per la prima volta insieme ieri mattina, quando i reduci della Juve dimezzata da infortuni e Nazionali hanno giocato a Vinovo uno accanto all'altro l'amichevole contro i dilettanti del Fontanabuona, team che milita nell'Eccellenza del campionato ligure. Buona la prima, con un gol del brasiliano e alcune triangolazioni interessanti tra i due. Per la cronaca, la partita durata tre tempi da 30' è terminata 6-1: oltre al gol di Melo, doppietta per Iaquinta, centro di Lanzafame e gioie per i Primavera Ruggiero e Buchel. Per i liguri, rete della bandiera di Oneto. Fuori dalla formazione titolare Sissoko e Motta, entrati a partita in corso come Storari, che ha preso il posto di Manninger. Del Piero ha sbagliato un calcio di rigore.