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    La nuova Serbia di Krstajic, in Russia con i giovani: il leader sarà Milinkovic

    La nuova Serbia di Krstajic, in Russia con i giovani: il leader sarà Milinkovic

    • Fabrizio Romano
    "Vogliamo stupire tutti". Questa è la missione della Serbia, candidata tra le outsider del Mondiale: parola di Krstajic, neo ct che è si è preso la panchina della nazionale dopo l'addio di Muslin a qualificazione ottenuta per il gioco deludente e i pochi talenti utilizzati. Krstajic l'ha spuntata nonostante dovesse essere soluzione provvisoria: ottimo lavoro nelle amichevoli, chiamato a lanciare i giovani e con l'intenzione di sorprendere con fisicità e qualità, i due elementi migliori di questa Serbia.

    PERCORSO - Dopo il flop della mancata qualificazione nel 2014, la Serbia si è qualificata al primo posto del suo girone trovando non poche difficoltà. Miglior attacco per distacco con 20 reti segnate, il problema durante il cammino sono stati i 10 gol subiti in 10 match; è servita l'ultima gara con la Georgia al Marakana di Belgrado per ottenere l'accesso al Mondiale, decisivo l'1-0 di Prijovic per scacciare i fantasmi.

    STELLE - Tutto il mondo si aspetta il decollo di Sergej Milinkovic-Savic, la pepita d'oro della Lazio che con la sua Serbia non è stato mai utilizzato nelle qualificazioni mondiali: in Russia ci sarà e Krstajic lo vuole leader. Tra centrocampo e difesa ci si affida all'esperienza di Matic e Kolarov, quest'ultimo capitano; mentre il nuovo ct punta forte su Andrjia Zivkovic, trequartista mancino classe '96 del Benfica che promette bene ma è chiamato al salto di qualità.

    GIRONE - Il gruppo E promette scintille per un posto oltre al Brasile, nettamente favorito; la Serbia vuole giocarsela con la solida Svizzera, ferma sulle proprie certezze da diversi anni, e con la Costa Rica che ha già dimostrato in passato di saper stupire al Mondiale. Sarà subito sfida contro i centroamericani, la Serbia è chiamata a non sbagliare la prima partita e può sperare di chiudere il discorso nel match successivo con la Svizzera; la gara finale col Brasile è certamente la più temuta.

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