Chievo-Roma, una partita da brividi. E non solo perché, dopo la sconfitta di Palermo, la Roma sabato pomeriggio sarà chiamata alla seconda trasferta consecutiva, per di più contro una squadra di buon livello (tre punti dietro ai giallorossi e con un match in meno) e in un ottimo stato di forma (nelle ultime due partite prima di quella non giocata a Bologna per neve, aveva pareggiato in trasferta con la Samp e battuto l´Inter in casa). No, quella del Bentegodi sarà una partita da brividi nel vero senso della parola. Per il freddo. Al momento, per le 18 di sabato è prevista una temperatura attorno agli zero gradi. Un ostacolo in più con cui fare i conti, anche se è ormai una tradizione consolidata quella di affrontare i gialloblù con guanti di lana e calzamaglia.

Una tradizione (chi vuole può pure fare gli scongiuri) estremamente favorevole. Sì, perché è curioso notare come nelle otto stagioni in serie A del Chievo (dal 2001 a oggi, con la parentesi in B nel 2007- 2008), per ben sette volte il match di andata si è giocato tra dicembre e gennaio (fa eccezione solo l'1-1 dell'ottobre 2006). E quindi con un gran freddo. Ma quello che può far maggiormente sorridere i romanisti risvegliatisi di pessimo umore dopo il ko del Barbera è la statistica delle sfide col Chievo nel solo mese di dicembre (sabato sarà il 4). I precedenti sono quattro è la percentuale di successo è del cento per cento.

Tutte vittorie. A partire da quella nella prima sfida in serie A tra le due squadre. Era il 22 dicembre 2001 e la Roma con lo scudetto sul petto, e di nuovo lì in cima, andava a far visita in notturna alla rivelazione del campionato. Rischiava di essere una partita più che insidiosa e invece fu un trionfo nel gelo. Tre a zero con le reti di Emerson, Samuel e Tommasi. Due anni dopo arrivò il bis: ancora Chievo, ancora dicembre (stavolta il 7), ancora in notturna e ancora 3-0. Erano i giorni in cui la Roma stava volando in testa alla classifica con grande distacco su tutte, anche sul Milan che poi alle fine avrebbe vinto il titolo. Quella sera andarono a segno Totti, Amantino Mancini e Cassano. Altri due anni ed arrivò pure il tris, con un risultato ancora più rotondo dei precedenti. Quella volta finì 4-0 anche perché (era il 21 dicembre del 2005 e in panchina era arrivato Spalletti) si giocava all'Olimpico. E fu la partita che segnò una tappa storica della recente storia romanista. Perché in quella occasione arrivò la prima vittoria con Totti centravanti unico (esperimento che era stato provato per la prima volta la settimana precedente a Genova con la Samp). E proprio il capitano fu il trascinatore di quella serata (si giocò alle 20.30) con una doppietta a cui seguirono le reti di Perrotta e Taddei. Al termine della stagione 2006-2007, il Chievo retrocesse in serie B per poi risalire subito. E così il 6 dicembre 2008 la Roma salì di nuovo a Verona, ancora al freddo e sotto la luce dei riflettori (il calcio d´inizio era alle 18). Un solo gol, ma per certi versi storico.  Il primo in giallorosso di Jeremy Menez. Sabato si replica, ancora senz sole, ancora a dicembre, alla ricerca del cinque su cinque. Chi vuole può fare di nuovo gli scongiuri.

(Il Romanista)