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  • La Roma va in apnea:| Sei gare in 20 giorni

    La Roma va in apnea:| Sei gare in 20 giorni

     

    Meno di venti giorni, esattamente 19. Quelli che possono scrivere un futuro diverso per la Roma. Volare verso l'alto, magari anticipando di un po' gli obiettivi enunciati da Pallotta (partecipazione fissa alla Champions League e squadra in lotta per lo scudetto), o rassegnarsi ad un ruolo da «comparsa», puntando all'Europa League e — magari — alla Coppa Italia. Diciannove giorni decisivi, a prescindere dalle parole dette più volte da Luis Enrique: «Non guardo la classifica». Lo spagnolo bleffa, la classifica la guarda anche lui. E questi 19 giorni potrebbero renderla più bella, anche in vista della tourneé Usa di luglio in cui (a Boston, Chicago e New York) si potrebbero affrontare Liverpool, Chelsea e Celtic Glasgow

    Ansia Lamela Si parte domani, quindi, con il Cesena che sbarca all'Olimpico e la Roma che non vuole sbagliare colpi. Davanti ci sarà Mutu (che in tre sfide con la sua Romania all'Olanda, non ha mai segnato a Stekelenburg), oggetto dei sogni tre anni fa per la Roma spallettiana. Ma nessuna paura, anche perché la «doppia» all'Olimpico con bianconeri (De Rossi out, Lamela a rischio per una distorsione alla caviglia) e Bologna può creare entusiasmo e quell'effetto scia su cui poter intavolare discorsi prestigiosi. In mezzo a Cesena e Bologna, però, c'è la trasferta di Torino per la semifinale di Coppa Italia. Con la Juventus, Luis Enrique ha deciso di replicare l'esperimento di Napoli, quando la squadra andò e tornò in giornata. Succederà anche a Torino, con la differenza che al posto del treno si andrà con il charter. Un trittico di gare che potrebbero far riemergere vecchi scenari: De Rossi, infatti, rischia anche la Juve e nella sua posizione potrebbe anche essere rilanciato Viviani.L'infortunio di Lamela e l'indisponibilità di Osvaldo (con Totti che difficilmente farà tutte e 3 le gare) potrebbero invece riportare Pjanic a giocare da trequartista o lanciare Caprari per la sua ultimissima da giallorosso. Poi, la prima settimana di febbraio, con la trasferta infrasettimanale a Cagliari, la sfida (sabato sera) con l'Inter ed il recupero dei 25 minuti finali di Catania. Si giocherà l'8 febbraio se la Roma non si qualificherà per la semifinale di Coppa Italia. Nel caso, invece, di «colpaccio» allo Juventus Stadium, l'8 si giocherà l'andata della semifinale con la vincente di Milan-Lazio e il recupero di Catania verrà spostato al 15.

    Obiettivo Insomma, in 19 giorni la Roma può puntare a portare a casa 11-13 punti nelle 5 partite di campionato (considerando che Catania-Roma ripartirà dall'1-1 del 65'), sognando magari di farne anche 15. Ma i tempi di questo mini-ciclo si potrebbero anche allungare: spostare il recupero di Catania al 15 febbraio sarebbe anche più bello, visto che vorrebbe dire — appunto — poter puntare ancora anche alla Coppa Italia. Del resto, Luis Enrique in tal senso è stato chiaro prima della sfida degli ottavi contro la Fiorentina: «La Coppa Italia è un trofeo a cui teniamo molto, puntiamo a vincerlo». Questo sì, frutto della mentalità spagnola, dove la Copa del Rey è un trofeo importante e nessuna squadra lo snobba. Anzi.

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