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  • La Sampdoria e il Vescovo tifoso: 'Vedrò la partita di mercoledì con Ferrero'

    La Sampdoria e il Vescovo tifoso: 'Vedrò la partita di mercoledì con Ferrero'

    • Lorenzo Montaldo
    Mercoledì prossimo la Sampdoria avrà un tifoso davvero molto particolare al Ferraris per la partita contro il Bologna. Non si tratta di uno sportivo, né di un personaggio proveniente dal mondo dello spettacolo, e neppure di un politico. Massimo Ferrero durante la gara con i rossoblu avrà al suo fianco Monsignor Mario Ceccobelli, vescovo emerito di Gubbio e sampdoriano sfegatato. La Samp scoprì la sua passione 7 anni fa, durante un'iniziativa in Umbria. 

    Adesso, fresco di pensione, Monsignor Ceccobelli potrà assistere per la prima volta ad una partita della sua Samp. Lo farà dalla Tribuna, anche se prima è atteso in gradinata Sud, dove verrà salutato dalla Federclubs (la federazione dei club dei sostenitori doriani) che gli chiederanno anche di benedire il cuore pulsante del tifo blucerchiato. "A 15 anni i miei amici tifavano tutti per le big, Milan, Inter, Juventus: io anche per non aggregarmi al gregge mi innamorai di quella maglia e di quei colori lontani, di Brighenti e Cucchiaroni" ha raccontato il vescovo di Gubbio all'edizione genovese de La Repubblica. "A Perugia divenni poi segretario di un monsignore ligure, di Sestri Levante, e ogni settimana arrivava in curia una copia del Cittadino di Genova, dal quale potevo seguire le vicende calcistiche della mia squadra".

    Ad accompagnare Monsignor Ceccobelli ci saranno l’amico Andrea Ricci e Tommaso Giani, un seminarista balzato agli onori della cronaca perché quando la Samp affrontò il preliminare di Europa League, intraprese un viaggio fino a Novi Sad per la partita di ritorno con il Vojvodina facendo autostop. Al loro fianco ci sarà Massimo Ferrero: "Di sicuro mi divertirò, so che è un uomo spiritoso ed è giusto così. Del resto il calcio professionistico è diventato una grande industria, a continuare a dare il buon esempio deve essere piuttosto il calcio di base, quello degli oratori, quello che insegna a creare relazioni solidali, integrare e condividere ideali e progetti" conclude il vescovo. 

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