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  • La strana storia di Arnautovic e Ighalo: bidoni in Italia, fenomeni in Inghilterra

    La strana storia di Arnautovic e Ighalo: bidoni in Italia, fenomeni in Inghilterra

    • Alessandro Di Gioia
    Il talento è il talento, non importa il luogo in cui ti trovi: una frase non del tutto esatta, se riferita a Odion Jude Ighalo e a Marko Arnautovic, i due protagonisti indiscussi della Premier League, al momento. Oltre al talento solo l'età li accomuna: sono infatti nati entrambi nel 1989, ad aprile l'austriaco, a giugno il nigeriano. Ah, no, hanno anche un'altra caratteristica che li unisce: entrambi sono transitati dall'Italia senza trovare fortuna, prima di esplodere definitivamente in questa stagione nel campionato d'Oltremanica, Arnautovic nello Stoke City di Mark Hughes, Ighalo nel Watford di Quique Sanchez Flores. Per il resto sono molto diversi, come d'altronde differente è il ruolo offensivo che ricoprono: l'austriaco gioca quasi da rifinitore a fianco dell'altro ex Inter Shaqiri dietro ad un'altra ex conoscenza italiana, lo spagnolo Bojan Krkic. Ighalo numero nove, centravanti di potenza nel 4-4-2 degli Hornets, a fianco del gemello Deeney. I numeri provvisori di questa stagione? Per Arnautovic 7 reti e 4 assist con i Potters, per il nigeriano addirittura 14 gol e 3 assist nel club di proprietà dei Pozzo.

    MIGLIOR BOMBER D'INGHILTERRA - Ighalo è il miglior goleador dell'anno solare in Inghilterra: nessuno lo avrebbe mai detto, quando il giovane attaccante nigeriano sbocciato in Norvegia, nel Lyn Oslo e subito notato dagli abili talent scout dei Pozzo, arrivò in Italia, all'Udinese. Nessuno, nelle prime quattro serie del calcio inglese, ha segnato quanto lui: le prime 16 reti sono arrivate quando il Watford era ancora in Championship e sono servite festeggiare la promozione degli Hornets, ma bisogna aggiungerci i 14 centri realizzati in Premier, in soli 4 mesi. Si tratta dell'unico giocatore che ha segnato con tutti i club della famiglia Pozzo: ha giocato infatti anche con il Granada, dopo i pochi mesi trascorsi a Cesena, nel quale non ebbe mai l'opportunità di dimostrare il suo valore. Oggi lotta per il titolo di capocannoniere, davanti a gente come Rooney e Aguero.

    IL SOSIA DI IBRA - Anche Marko Arnautovic sembra finalmente aver trovato la sua dimensione calcistica: il ragazzino un po' insolente che si faceva ricordare a Milano per le bricconate e gli scherzi con l'amico Mario Balotelli, è finalmente diventato un uomo. Un inizio di stagione promettente  e una continuità  che finalmente lo sta consacrando nel calcio che conta: da elogiare soprattutto la capacità di mettersi al servizio della squadra e dei compagni. Dopo alcune stagione altalenanti, dunque, Arna sembra aver raggiunto la maturità: l'obiettivo di somigliare sempre di più all'idolo Ibrahimovic ora è un po' più raggiungibile, a prescindere dalle acconciature e dalle esultanze. L'Inter guarda e osserva con un po' di malinconia, Marko è diventato finalmente un uomo.

    @AleDigio89

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