'Faccio i complimenti a Barbara Berlusconi: per farsi largo nel mondo del calcio bisogna combattere e lei lo sta facendo'. Da donna a donna. Fiona May, due volte campionessa mondiale di salto in lungo, plaude alla rivoluzione (di genere e generazionale) che la figlia del patron del Milan sta cercando di portare a termine nel management rossonero. Anche l’ex pantera nera dell’atletica sta muovendo i primi passi nel mondo del calcio. Ma in modo diverso: è stata chiamata a far parte del comitato etico della Lega Pro. Fiona, che ci fa in un mondo maschilista come quello del calcio? 'Cerco di dare un messaggio positivo: vogliamo combattere i fenomeni del doping e del calcio scommesse. - ha aggiunto al quotidiano Il Tirreno - E poi occorre fare chiarezza: il pallone è popolato da uomini, ma non è per soli uomini. C’è bisogno di un tocco femminile perché lo sport tocca tutti. senza distinzioni di sesso. Io, ad esempio sono tifosa e madre, e ho il compito di educare le mie figlie a una sana passione sportiva'. Lei ha vissuto anche in Inghilterra. Ci sono differenze per quanto riguarda l’accesso delle donne al calcio? 'Lì seguivo il Derby County come qui tifo la Fiorentina. Le donne hanno le loro idee, ma ovunque sono poco ascoltate'. Forse le cose stanno cambiando: pare che Barbara Berlusconi stia facendo le scarpe a Galliani... 'Non la conosco personalmente, ma seguo la sua vicenda sui giornali. È una donna molto intelligente e preparata. Sta lottando per farsi largo in società. Immagino non sia semplice, ma l’ammiro per il coraggio che dimostra. Non so dire se tutto ciò farà bene al Milan, ma il suo piglio mi piace'. La Berlusconi usa le maniere forti, mentre la Lega Pro punta sul sociale: qual è il modo migliore per farsi largo? 'Le donne devono usare tutte le armi che hanno a disposizione: intelligenza, personalità e femminilità. E quando serve, ci vogliono pure gli attributi'.