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  • Lazio provincia di Jorge Mendes: già 'tornati indietro' i 30 milioni di Keita

    Lazio provincia di Jorge Mendes: già 'tornati indietro' i 30 milioni di Keita

    • Pippo Russo
    Gli internatuti portoghesi dapprima hanno riso a crepapelle e poi hanno menzionato a pioggia l'hashtag che in circostanze del genere è di rigore: #CarrosselDoMendes, "La Giostra di Mendes". È stata questa la reazione generalizzata con cui da quelle parti hanno accolto la notizia dell'acquisizione, da parte della Lazio, dei giovani Bruno Jordao e Pedro Neto. Entrambi provenienti dallo Sporting Braga, acquisiti attraverso la formula del prestito biennale con obbligo di riscatto per una cifra che secondo l'ultimo aggiornamento dato dal quotidiano A Bola potrebbe toccare la cifra di 28 milioni. Fino al giorno prima si era parlato di 26 milioni, e a questo punto non ci sarebbe da stupirsi se col passare delle settimane si continuasse a dare i numeri come fossero antani. Ma quali che siano, si tratta comunque di cifre esagerate per due ragazzi la cui età è 19 anni (da compiere a ottobre, Bruno Jordao) e 17 anni (Pedro Neto). Lo stesso quotidiano portoghese ha parlato di offerte pesanti avanzate nelle settimane scorse da Barcellona e Arsenal per Pedro Neto, quasi a giustificare l'eccezionale impegno economico varato dal club biancoceleste. Ma si tratta di indiscrezioni non verificabili.

    Inoltre bisogna non dimenticare che A Bola è lo stesso giornale dalla cui prima pagina, a inizio giugno, venne sparata la "notizia" di un'offerta da 180 milioni in arrivo al Real Madrid per Cristiano Ronaldo. Pareva fosse una questione di giorni se non di ore, e vennero pure date indicazioni sui possibili acquirenti: il Manchester United, il Paris Saint-Germain e un non meglio precisato club cinese. Da allora ha fatto in tempo a concludersi la sessione estiva di calciomercato, ma di un'offerta da 180 milioni per  CR7 manco l'ombra. 

    Nello stesso articolo che parla di un affare da 28 milioni è contenuta un'altra informazione: quella sugli intermediari che avrebbero orchestrato il trasferimento dei due giovani bracarensi alla Lazio. Nel caso di Pedro Neto si tratta di Stellar Group, l'agenzia diretta da Jonathan Barnett e David Manasseh che gestisce, fra le altre, la carriera di Gareth Bale. Per quanto riguarda Bruno Jordao, invece, l'intermediazione sarebbe toccata a Jorge Mendes. E fa parecchio sorridere l'idea che, in un'operaazione di mercato condotta dallo Sporting Braga, il boss di Gestifute venga etichettato come "intermediario". Il club arseanalista, infatti, è uno dei più mendesiani in circolazione. Il suo calciomercato è pienamente integrato nelle strategie di Gestifute, e anche le operazioni che vedono coinvolti altri super-agenti (come Barnett in questo caso, o come la ditta Zahavi-Ramadani di frequente) avvengono col beneplacito di Mendes, che anzi ne fa lo strumento d'una diplomazia personale molto attenta a coltivare le alleanze

    Per questo l'operazione che porta a Roma i due govani dello Sporting Braga è soltanto parte di un processo complessivo che germinava ormai da tempo: l'ingresso del club di Claudio Lotito nella Galassia Mendes. Ingresso che da quest'estate si è reso ufficiale in conseguenza delle grandi manovre intorno al dossier Keita, con passaggio finale del calciatore al Monaco. Una vicenda che ha visto il presidente laziale a rischio di veder appannare l'immagine del decisionista, capace di spuntarla nelle battaglie più dure. Stavolta per spuntarla ha dovuto chiedere aiuto, a costo di pagare prezzo salatissimo. 

    Ma andiamo con ordine e vediamo quali sono i passaggi di questa marcia di avvicinamento della Lazio a Gestifute. La prima tappa si ha negli ultimi giorni del mercato invernale 2014, quando il club biancoceleste acquisice dal Valencia l'attaccante Helder Postiga, da sempre vicino a Jorge Mendes. Secondo quanto riferiscono le fonti dell'epoca, l'accordo viene raggiunto sulla base di 1 milione per mezzo campionato di prestito oneroso, più 1,8 milioni per l'eventuale riscatto
    L'attaccante portoghese, che già viaggia verso i 31 anni, arriva mezzo rotto e gioca pochissimo. Soltanto 5 partite, di cui 4 da subentrato e nessuna intera, per complessivi 136 minuti d'impiego. Che per un ingaggio da 1 milione fanno 7.352 euro al minuto. A fine stagione non viene riscattato, ma lo spreco rimane. 

    Il secondo passaggio è stato registrato la scorsa estate con l'arrivo di Wallace Fortuna dos Santos. Che aveva trascorso le due precedenti stagioni al Monaco, ma era proprietà dello Sporting Braga. Due nomi che cominciate a veder ricorrere spesso. In realtà il Braga controlla in modo molto relativo il difensore brasiliano. Che arriva al club arsenalista nell'estate del 2014 assieme a un altro brasiliano, il centrocampista Danilo. Entrambi i trasferimenti vengono finanziati da gruppi di investitori capeggiati da Jorge Mendes, al termine di operazioni che avvegono alla luce del sole. 

    Danilo farà la prima stagione a Braga da titolare fisso (appena diciottenne) e poi verrà smistato a Valencia, altro club del sistema mendesiano che fra poco tornerà in ballo. Invece Wallace viene spedito al Monaco, club in cui il boss di Gestifute è di casa. Su chi sia il vero proprietario del difensore brasiliano, fa chiarezza il documento pubblicato il 18 febbraio 2016 da Football Leaks. Risulta che lo Sporting Braga abbia comprato i diritti federali del giocatore (cioè nulla più che il diritto a usufruire delle sue prestazioni o trasferirlo) per l'esosa somma di 1 euro. Del tutto diversa la situazione dei diritti economici, cioè "la ciccia". I beneficiari di una futura cessione saranno al 90% Gestifute International Limited, la sezione del proprio impero che Jorge Mendes ha aperto a Dublino per ragioni fiscali, e al 10% un'agenzia chiamata Macar (sede legale a Rio de Janeiro), guidata da Mauro Azevedo Carvalho. Quel trasferimento arriverà due stagioni dopo, quando Wallace verrà acquisito dalla Lazio per 8 milioni. Ovviamente la Lazio conclude l'operazione con lo Sporting Braga. Sul destino del denaro, chiedere al club arsenalista. 

    Lazio provincia di Jorge Mendes: già 'tornati indietro' i 30 milioni di Keita

    E poi si giunge alle vicende di questa settimana. Dopo aver rischiato più volte la rottura col giocatore, e aver affrontato la prospettiva di perderlo a zero euro il prossimo giugno, la Lazio riesce a cedere Keita al Monaco. Che nel frattempo ha portato a termine la munifica cessione di Kylian Mbappé al Paris Saint-Germain. Le voci da dentro sostengono che la mediazione di Jorge Mendes sia stata decisiva per far realizzare il ricco incasso al Monaco. E questa è la premessa per azionare il #CarrosselDoMendes, un giro di trasferimenti targati Gestifute. Con tutto quel denaro in cassa, il Monaco decide di prendere proprio Keita risolvendo un grave problema a Lotito. Per la Lazio fanno 30 milioni più 2 eventuali in bonus. Subito dopo però lo stesso Lotito ne impegna un bel pacco per il prestito con riscatto obbligatorio di Bruno Jordao e Pedro Neto. Quanti milioni? Ventisei? Ventotto? Anche fossero soltanto quelli pubblicati da Transfermarkt, sarebbero comunque parecchi. Il sito parla di 7,5 milioni per il prestito più 4,5 per il riscatto obbligatorio di Pedro Neto, e di 4 milioni per il prestito più 2,5 per il riscatto obbligatorio di Bruno Jordao. Senza contare eventuali bonus di cui il sito non può tener conto, sono già 18,5 milioni. Che sottratti ai 30 (senza bonus) di Keita lasciano un saldo positivo di 11,5 milioni alla Lazio. Non proprio un trionfo, vero? Ma il fatto è che il Carrossel non si ferma qui. Nelle stesse ore in cui partiva l'affare lungo l'asse Roma-Braga-Monaco, la Lazio prendeva pure Nani. Che è cliente di Jorge Mendes dal 2006, quando era ancora allo Sporting Clube de Portugal e per passare a Gestifute mollò la sua agente Ana Almeida. Costei non la prese bene e trascinò sia il calciatore che Mendes in tribunale

    Nani approda alla Lazio dal Valencia, club che negli ultimi anni si è legato a Gestifute in virtù degli ottimi rapporti d'affari fra Mendes e il proprietario del club spagnolo, il miliardario singaporiano Peter Lim. Che di Mendes è stato pure compare d'anello, in occasione delle trimalcioniche nozze religiose del super-agente celebrate a Porto nell'agosto del 2015. L'abbraccio con Mendes è stato per il Valencia un disastro, in termini sia sportivi che economico-finanziari. E Nani ne è stato uno dei tanti esempi. Arrivato la scorsa estate dal Fenerbahce per 8,5 milioni, è stato sbolognato alla Lazio per fare cassa (così come Joao Cancelo, altro cliente di Jorge Mendes, all'Inter). Va inoltre ricordato che, come già Helder Postiga, Nani arriva alla Lazio da trentunenne e infortunato. Le cifre di questo "affare"? Come riferiscono le fonti stampa, si tratta di 2 milioni per il prestito oneroso più altri 8 per l'eventuale riscatto. Che se venisse azionato, porterebbe a 10 milioni il costo di acquisizione del calciatore. E poiché col saldo della cessione di Keita si era rimasti a 11,5 milioni, ecco che i 10 eventualmente spesi per Nani ridurrebbero il ricavato laziale a 1,5 milioni di euro. Il tutto per portare a Roma due giovani scommesse e un attaccante trentunenne infortunato. La casella che Nani libera al Valencia viene occupata da un altro cliente di Jorge Mendes: Gonçalo Guedes, passato a gennaio dal Benfica al Paris Saint-Germain per una cifra esagerata. E poiché non dobbiamo dimenticare di essere sulla Giostra di Mendes, va rimarcato che Gonçalo Guedes si sposta a Valencia (e a costo pressoché zero per il club spagnolo) perché al PSG arriva Mbappé grazie alla regia di Gestifute

    Ma alla Lazio restano 1,5 milioni, direte. Vero. Resta pure un altro trasferimento in entrata, però. Uno di quelli minori, che nemmeno vengono notati. Riguarda il giovane Jorge Silva, difensore classe 1999, preso per giocare con la Primavera. Proviene dal Benfica, club che negli ultimi anni si è totalmente assoggettato a Jorge Mendes. E dopo questo giro possiamo anche fermare, per oggi, la giostra di Mendes. Lasciate pure che il cavallino storno Claudio riprenda fiato

    @pippoevai

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