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  • Lazio, Petkovic: 'Qui sapevo di dover vincere senza soldi'

    Lazio, Petkovic: 'Qui sapevo di dover vincere senza soldi'

    Il tecnico della Lazio Vladimir Petkovic ieri ha rilasciato una lunga intervista alla tv svizzera RSI, durante la trasmissione 'Sport no stop'. 'Questa è senza dubbio l'avventura più importante da quando sono diventato allenatore - le parole di Petkovic, riportate questa mattina da Il Tempo -. Due anni fa arrivai in punta di piedi: nessuno mi conosceva, i giornalisti mi davano qualche settimana di vita, ma con il lavoro sono riuscito a far ricredere tutti e ho cambiato le aspettative iniziali. Per me in questa esperienza non contano solo i risultati: con il passare del tempo la gente si ricorda la persona. In questo periodo è stato molto importante aver attirato interesse su di me grazie alla mia semplicità; è un aspetto che senza dubbio dura di più, nel tempo, rispetto a una vittoria qualsiasi. Roma è una città grande, ma in certi casi anche troppo piccola, piena di emozioni, segreti, storie strane, voci che si rincorrono, a volte vere, a volte false. Si vive di calcio 24 ore su 24. Ci sono tantissime radio che parlano di Lazio, giornali e portali che la maggior parte delle volte scrivono cose che non corrispondono alla realtà. Come la notizia delle mie dimissioni: una vicenda assurda. Io sono un combattente, non mollo facilmente e l'ho dimostrato in questi anni. Quando la Lazio mi contattò, sapevo che se avessi accettato avrei dovuto vincere senza un'eccessiva disponibilità economica. Lotito è un personaggio molto forte, sta tentando di risollevare il calcio italiano, lo sta facendo con le proprie idee e con la propria forza psico-fisica. Ci riprenderemo, stiamo lavorando bene e presto si vedranno anche i risultati. Il mio rapporto con Lulic? Lui è un mio fedelissimo, è una storia speciale che dura da tanti anni, dai tempi del Bellinzona. Con me in panchina ha sempre segnato gol pesanti e decisivi, nel derby del 26 maggio quello più importante di tutti. Io possibile allenatore della Svizzera? Mi riempie d'orgoglio e mi conferma che nella mia carriera ho trasmesso qualcosa di positivo. Essere accostato alla Svizzera non può che farmi un gran piacere'.

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