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  • Lazio, inizio choc:| Reja cambierà qualcosa

    Lazio, inizio choc:| Reja cambierà qualcosa

    • M.A.

    Una Coppa per rilanciarsi, tante emergenze da tamponare. Il nuovo anno della Lazio non poteva cominciare peggio. Il campo, già domani sera nel match col Verona, dirà se si è trattato solo di un episodio, per quanto brutto (anzi bruttissimo), o se invece il crollo di Siena è stato la certificazione di una crisi conclamata dalla quale non sarà facile uscire. Al presidente Lotito, che l'ha tenuta a rapporto per mezz'ora, la squadra ha ieri ribadito che non è in crisi e che il riscatto sarà immediato. Una dichiarazione d'intenti molto gradita anche da Reja oltre che dal presidente. Il tecnico, d'altro canto, si rende conto che il problema non è solo quella di rimotivare un gruppo che negli ultimi tempi ha un po' mollato dopo aver fatto cose straordinarie per tre mesi tra campionato ed Europa League. La lunga serie di infortuni e la comprensibile stanchezza di alcuni elementi hanno fatto venire a galla certi limiti strutturali della squadra. In alcuni ruoli mancano i ricambi. Questo lo si sapeva dall'inizio, gli infortuni hanno reso più drammatica la lacuna.

    Il piano di Reja Il tecnico è già al lavoro per tamponare le falle. E sta prendendo in considerazione l'idea di ritoccare qualcosa nello scacchiere. Ma non il modulo: andrà avanti col 4-3-1-2 alternandolo di tanto in tanto al 4-2-3-1 (quest'ultimo dovrebbe essere lo schieramento domani sera col Verona). A livello di uomini, invece, qualcosa potrebbe cambiare. Difficile, per esempio, che Klose e Cisse vengano riproposti in coppia. I due, in tandem, funzionano poco e allora meglio schierarli assieme solo in certe gare o per spezzoni di partita. A centrocampo, in attesa del recupero di Brocchi (sarà pronto non primadi due settimane) impossibile rinunciare a un elemento dinamico come Gonzalez. E per la difesa crescono le quotazioni di Diakite, l'unico tra i centrali a poter garantire una certa freschezza.

    Basterà per ripartire? Reja e i suoi sono sicuri di sì. Ne è convinto soprattutto Miro Klose, l'uomo-copertina della prima metà della stagione laziale. Ieri, sul quotidiano tedesco Bild, è uscita un'intervista dell'attaccante biancoceleste, rilasciata però prima della debacle di Siena. Klose parla con toni entusiastici della sua avventura italiana. 'Venire a Roma è stata la miglior decisione che potessi prendere. Qui ho la sensazione di poter smuovere qualcosa e ciò per me è molto importante. E poi, prima di venire qua, non mi era mai capitato che un postino si inginocchiasse davanti a me sulla porta di casa e mi baciasse i piedi. A Roma è successo (dopo il gol che ha deciso il derby, ndr). E' incredibile quanto gli italiani siano pazzi per il calcio'. Klose racconta anche i suoi progressi con l'italiano: 'Posso ordinare da mangiare al ristorante, chiacchierare un po', va sempre meglio'. 

    (Gazzetta dello Sport - Edizione Roma)

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