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  • Laziomania:| Derby è anche scaramanzia

    Laziomania:| Derby è anche scaramanzia

    Inutile dire che il derby è una partita diversa da tutte le altre. Inutile dire che vale la supremazia cittadina e forse qualcosa in più. Tutte cose dette e ridette, scritte e riscritte. A Roma la stracittadina non dura un partita ma 365 giorni l'anno, e la settimana che la precede è una settimana del tutto differente. Gli amici 'rivali' diventano quasi persone da evitare per non rovinare un rapporto...

    Sembra quasi assurdo, ma quando si incontra un amico romanista è inevitabile che si incrocino gli sguardi, che si abbia voglia di parlare di derby, della partita. Ma se da una parte, quella romanista, c'è la presunzione che ogni gara sia già vinta, dalla parte dei laziali c'è sempre maggiore equilibrio, si tende ad evitare di definirsi più forti o di assegnarsi maggiori possibilità di vittoria.

    La settimana che porta al derby per chi ha vinto all'andata è cercare di ricordare cosa si è fatto la settimana precedente alla gara d'andata e rivivere quei momenti. Anche se non si è scaramantici meglio non sbagliare un colpo: dovessero invertirsi le sorti... Lo stesso vale per i calciatori: loro sì, per la maggior parte sono scaramantici, e allora stessi scarpini dell'andata, incontrare le stesse persone di un girone fa ed evitarne altre.

    Manca ancora qualche ora. C'è qualche storia da ripercorrere, tornare indietro di qualche mese e rivivere quello che è già stato vissuto, sperando che sia così fino in fondo. Un 'déjà vu' continuo che i tifosi biancocelesti si augurano possa essere vissuto a pieno, per rivivere quelle emozioni e per far rivivere un incubo ai romanisti. Il derby, si sa, è così: la gioia di uno è la disperazione dell'altro.

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