Laziomania: gioco sì, vittoria no
È una maledizione quella del Genoa che ogni volta dall'Olimpico si porta a casa tre punti. Sembrava la fotocopia della gara dello scorso anno: una Lazio che gioca e crea occasioni da gol ed alla prima ripartenza del grifone arriva il gol.
Una buona Lazio, non la solita abulica e prima di identità, una squadra che per un'ora fa girare il pallone, va in profondità e corre ma che non riesce a vincere pur meritando. Sembrava quasi che la vittoria contro il Cagliari e il punto strappato a Milano avesse davvero ridato fiducia ai giocatori biancocelesti ed invece Gasperini si porta a casa il bottino pieno con un rigore ed un gol di Kucka su un contropiede.
Anche Tommasi, l'arbitro della contesa, ci ha messo del suo passando sopra ad una trattenuta di Biondini su Candreva nel primo tempo ed un colpo di mano di Antonelli nel secondo, uno dei due rigori c'era sicuramente ed avrebbe cambiato il corso della gara. Ma non ci si può appellare solo a degli sbagli arbitrali perché i problemi ormai sono radicati visto che la Lazio a sprazzi gioca bene ma la costante è una squadra che non trova il bandolo della matassa.La costante sono anche gli stessi errori sempre degli stessi giocatori che non appena calano di concentrazione dimenticano di marcare gli avversari e rendono vana anche la possibilità di rimediare al danno sbagliando cose basilari: la difesa è allo sbando ed ogni azione avversaria sembra possa trovare compimento con il gol come accaduto ieri. Peccato però perché per la prima volta in stagione la Lazio sembrava davvero essere tornata viva.
