Un gol di Bojinov, l'ennesimo contro la Lazio, e tutto si ferma. Una festa che ormai sembrava poter iniziare, per una vittoria che doveva assolutamente arrivare, si è invece interrotta ancor prima che si brindasse. Un vero peccato, un'altra occasione persa dalla Lazio, che rimane ancora al terzo posto: questa volta non solo per meriti propri, ma anche per demeriti di chi da tempo insegue e che dovrà inseguire ancora. Una stagione, quella della Lazio e delle sue inseguitrici, che di fatto è l'emblema di un campionato che si deve interrogare su quale sia il suo reale valore.

Ma tant'è, i biancocelesti sono acnora lì, con un Napoli che si avvicina di due punti ma che rimane, almeno per ora, a distanza di sicurezza. Reja e i suoi ragazzi ieri avrebbero meritato la vittoria, soprattutto per quello che si è visto nel primo tempo, ma le gare durano 90 minuti, anzi 90 minuti più i minuti di recupero, che a dire il vero quest'anno hanno più dato che tolto, come ad esempio nel derby di andata. La squadra è chiaramente in difficoltà.

Assenze su assenze, e infortunati che sembra non rientreranno poi così presto. In più sostituti non all'altezza, e troppa confusione al momento in cui si dovrebbe mantenere la calma. Pazienza, si riparte di nuovo, questa volta da Novara, e dopo tre giorni ad Udine. Ora non si può più sbagliare, perchè le finali sono cinque. Ogni tre punti valgono come una stagione intera, non solo come una partita. Serve concentrazione, voglia e determinazione. E magari anche un po' di coraggio in più da parte di chi è fuori e dovrebbe invece lottare anche rischiando qualcosa...