La Lazio perde a Istanbul, e ora rischia grosso. La partita contro il Fenerbahce mette seriamente a rischio il passaggio alle semifinali di Europa League, e mette nelle condizioni la squadra biancoceleste di giocare il derby in una situazione delicata. Eppure nel primo tempo i ragazzi di Petkovic hanno giocato davvero bene, rischiando pochissimo e provando a dar fastidio ai turchi con qualche iniziativa di Ederson, Candreva e Lulic, trovando però poche conclusioni verso la porta di Demirel. La gara sembrava andare liscia come l'olio; addirittura i laziali sembravano superiori. 

Poi un rigore dubbio non dato ai danni di Ederson, e la giusta espulsione ad Onazi, il quale ingenuamente commette un fallo che gli vale il secondo giallo. Da quel momento in poi la Lazio inizia a soffrire le iniziative di Meireles, che da fuori area trova diverse conclusioni verso la porta di Marchetti, salvato dal palo in una delle occasioni. La formazione di Petkovic prova a difendersi dagli attacchi turchi ma non può arginare gli errori di Collum e dei suoi, che regalano un calcio di rigore al Fenerbahce per fallo di mano di Radu: il pallone che scende sulla verticale del romeno prima di sbattere sulla mano del difensore viene deviato da un giocatore della squadra gialloblù.

Ma le responsabilità non possono essere date solo ed esclusivamente ad un arbitraggio 'distratto'. I biancocelesti pagano l'errore di un giovane che forse doveva essere sostituito prima, data la sua esuberanza. La Lazio esce dunque sconfitta da questa andata dei quarti, ma non vuole darsi per vinta e proverà a ribaltare il risultato nella gara di ritorno. Tutto questo avverrà dopo il derby. Lunedi c'è la gara che vale un campionato, e va preparata dimenticando la serata storta di Istanbul. Ma un'eventuale vittoria non potrà essere nemmeno considerata la panacea di tutti i mali. Se la Lazio non dovesse passare il turno di Europa League perderebbe di vista il secondo obiettivo della stagione dopo la qualificazione in Champions League, che ormai è più un sogno che una realtà a portata di mano.