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  • Laziomania: Psicologia Positiva e pensare a Bielsa

    Laziomania: Psicologia Positiva e pensare a Bielsa

    Lasciamo fluire il benessere. Entriamo in perfetta catarsi, purifichiamo noi stessi da una stagione piena di scorie, valorizziamo i tratti positivi. Sembrano questi, e altri ancora, i mantra da psicologia positiva spicciola che sembrano uscire da Formello, che prendono corpo e forma sui giornali e le testate online. Alla fine è la suprema illusione, sempre nuova e forse per questo vagamente gratificante, che regala il Calcio: la possibilità di ricominciare. Da capo, di nuovo, con la classifica perfettamente in equilibrio, tutti a zero. Ma, anche se il Leicester insegna altro, in qualche modo è pur sempre una sorta di illusionismo: la classifica è a 0, ma i valori esistono, e il valore principe risiede in panchina. 

    In principio era Pioli: ma Pioli ha smesso di essere quando qualcosa di clamorosamente grosso è successo a Formello, quando tutte le crepe sono diventate, all'improvviso o meno non è dato saperlo, una voragine che l'ha inghiottito. Con il suo stipendio a bilancio, la Lazio cerca il nuovo allenatore. Lotito lavora, come sempre, su fronti multipli, icona del multitasking: sistema Ventura in Nazionale, anche se, in qualche modo, forse l'avrebbe gradito anche alla Lazio, e nello stesso tempo, nel suo perenne master di decisionismo, cerca un allenatore per la Lazio. E per la Salernitana, che, pur salva da meno di 24 h, comunque ha bisogno di un nome nuovo, e nuovo corso. E allora se Inzaghi non va bene più per la Lazio, potrebbe sistemarsi a Salerno, se Prandelli non sembra poi così carismatico e ferrigno, allora forse si può virare su Sampaoli. No, Sampaoli non sembra del tutto convincente, però ci hanno raccontato, con una qualche punta di perfidia, che non è arrivato per un grosso disaccordo sull'ingaggio chiesto (per poi prendere molto meno altrove, in una piazza meno importante). Da Sampaoli però si sarebbe passati direttamente alla fonte, Bielsa (che, a quanto pare, chiede anche più soldi, e pure più indipendenza). E se pensare a Bielsa può anche far bene alla salute mentale (che sublime paradosso, per uno che si fa chiamare El Loco, il pazzo), dopo lo stress cosmico rimediato in questa uggiosa stagione, forse bisognerebbe interrogarsi se le grandi, grosse, titaniche questioni possano essere risolte da un mister affascinante (anche solo vederlo all'opera sarà croce e delizia di addetti ai lavori e tifosi) e una manciata di operazioni di mercato (in entrata, una valanga invece in uscita). E per grosse grasse titaniche questioni principali si intende: curva sì, o curva no? Tornerà allo stadio? Toglieranno le barriere, in qualche modo si convinceranno i tifosi di Roma e Lazio, più Lazio che Roma, a tornare a far parte del baraccone Serie A, con il nuovo sindaco? Per non parlare del rapporto tifosi-Lotito, che, per festeggiare la permanenza in B della sua figlioccia, ci ha tenuto a sottolineare, per chi l'avesse malauguratamente dimenticato, che rimarrà alla Lazio per sempre. Ma ora pensiamo a Bielsa, lasciamo fluire il benessere.

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