Calciomercato.com

  • Lecce: torna decisiva la panchina, Gotti riporta equilibrio e tranquillità

    Lecce: torna decisiva la panchina, Gotti riporta equilibrio e tranquillità

    • Stefano Gennari
    Il Lecce firmato Luca Gotti porta sette punti in quattro partite, unica sconfitta a Milano, con il primo successo fuori casa della stagione al debutto e il ritorno ai tre punti davanti al pubblico del Via del Mare, ma soprattutto tre partite su quattro in cui Falcone, tra l’altro sempre decisivo, non ha dovuto raccogliere il pallone dalla propria porta. La sfida con l’Empoli segna la svolta che i giallorossi si auspicavano dopo il momento apparentemente inguaribile post sfida con il Verona, frutto di tanti spunti positivi portati dal nuovo allenatore, anche rispolverandone quelli che avevano fatto la fortuna di D’Aversa.

    Le ultime sfide, ma in particolare l’ultima, hanno evidenziato come il Lecce fosse alle prese con un problema mentale più che fisico che aveva portato a blackout nei mesi più neri della stagione, rendendo la squadra incapace di reagire o di osare negli ultimi minuti. La paura di perdere, piuttosto che la voglia di vincere, aveva impaurito la testa dei giocatori con l’ex allenatore in difficoltà nell’alimentare energie positive. Le partite contro il Milan e poi con i toscani hanno palesato come la squadra, in un caso in difficoltà e nell’altro con il risultato bloccato contro una diretta rivale, non sia mai uscita dal match soccombendo al corso degli eventi. Anche nei momenti in cui sembrava che l’Empoli potesse prendere campo, i giallorossi hanno respinto (soprattutto preventivamente limitato) le sortite offensive della squadra di Nicola, dando l’impressione di poter essere sempre pericolosi. Negli ultimi minuti di partita l’ultima mossa di Gotti decide il destino di un match incanalato verso lo 0-0 che poteva accontentare tutti e scontentare nessuno, ma un Pierotti determinato, come in tutti gli scampoli di partita, permette a Sansone di realizzare il gol più facile ma più pesante. Da notare la lucidità del giovane argentino arrivato nella finestra di gennaio, idealmente per sostituire Strefezza ma senza trovare lo stesso spazio, che anziché tirare ha fintato il tiro per passare il pallone al compagno. Lucidità e freddezza che erano mancate con la Roma, dove la frenesia di tirare aveva fatto sprecare occasioni ma soprattutto che palesano una squadra che ha ritrovato la tranquillità di cui ha bisogno per difendere un obiettivo che sembrava stesse sprofondando nelle sabbie mobili.

    Dopo quattro partite stiamo iniziando a conoscere l’approccio di Gotti sia nello schieramento della formazione titolare che nei cambi. L’undici di partenza di ieri non stava convincendo per la presenza di Oudin da trequartista (data l’assenza di Krstovic), ruolo in cui ha avuto una prova incolore con la Salernitana, ma che ha riscattato con la qualità quando chiamato in causa: infatti, dai suoi piedi sono partiti i calci piazzati su cui finalmente i giallorossi sono diventati più pericolosi per poi sfiorare la rete con un destro indirizzato verso la porta ma deviato fuori. Nelle sostituzioni, invece, il mister non si limita a fare cambi ruolo per ruolo ma anche a cercare di fare qualcosa di diverso senza snaturare la squadra in campo ma soprattutto cercando di mettere il singolo nella zona in cui rende al meglio, facendo in modo che ognuno nel proprio ruolo possa poi esaltare il collettivo.

    Infine, come visto in precedenza, i giallorossi hanno ottenuto un altro clean sheet che di recente costituiva una novità ma frutto dell’equilibrio ritrovato che permette ai difensori di esprimersi al meglio e potendo contare su un super Falcone che, seppur poco impegnato dall’Empoli, ha risposto presente nelle due occasioni in cui è stato chiamato in causa.
     

    Altre Notizie