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  • Lippi e la nazionale di Prandelli 'Sembra la mia...'

    Lippi e la nazionale di Prandelli 'Sembra la mia...'

    A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Marcello Lippi, ex CT della Nazionale italiana, dal 2004 al 2006 e dal 2008 al 2010, conducendola alla vittoria del titolo di campione del mondo nei Mondiali di Germania 2006: “Ieri sera non ho visto Italia-Uruguay perché ero in aereo in ritorno dagli Emirati Arabi. La sconfitta di ieri però va inserita in un contesto di un’annata molto positiva dove l’Italia è cresciuta e ha trovato un suo equilibrio. La squadra dà l’idea di essere compatta, ha voglia di partecipare e di esserci. C’è un bello spirito in questa Italia.

    L’abbondanza degli attaccanti? Nel calcio si va a periodi. Ci sono momenti in cui ci sono molti centrocampisti, molti difensori o molti portieri. L’importante è che Cesare Prandelli sia riuscito a creare un rinnovamento che era necessario. È stato bravo a riportare subito entusiasmo in una squadra che dà l’impressione di essere competitiva. Mi sembra di rivedere il mio gruppo prima di Germania 2006, speriamo sia di buon auspicio.
    Dopo la sosta, un Napoli rigenerato? La rigenerazione deve avvenire all’interno del gruppo, che deve rendersi conto che quello per il quale ha lottato negli anni passati per crescere, per diventare importante e per disputare campionati di grande livello, porta ad aver molti impegni che vanno gestiti e affrontati nel modo migliore. Al Napoli sono arrivati dei risultati eccezionali ad inizio campionato, basti pensare alle partite contro  Milan, Inter ed alle bellissime partite di Champions League che hanno fatto pensare che fosse tutto semplice. Non è così perché è sempre più complicato essere competitivi sempre e comunque perché prima o dopo le partite di Champions bisogna affrontare delle squadre in campionato che pure essendo ultime in classifica, sono comunque difficili da affrontare. Ci vuole una certa abitudine a giocare ogni tre giorni, che pian piano il Napoli acquisirà. Credo che la cosa più importate sia riuscire a vincere qualcosa, puntando ad ogni competizione. L’unico modo per provare a vincere è provare a vincere tutto perché se disgraziatamente si fa una scelta e in quella competizione qualcosa va storto per infortuni o quant’altro, poi si è fuori da tutto.
    Il Napoli ha tutto il tempo per recuperare in campionato anche perché lo stesso ha aspettato il Milan che è rientrato, e potrebbe aspettare ancora l’Inter. Ogni campionato è vinto da una sola squadra ma l’importante è avere un gruppo in forma e competitivo che rientri sempre nei primi quattro posti. In questa stagione al vertice ci saranno certamente il Milan, l’Inter, la Juventus e il Napoli. Il Milan resta favorita al titolo perché viene da un campionato già vinto e perchè ha recuperato calciatori importanti. Poi ci sono Napoli, Juventus e magari l’Inter che tornerà alle posizioni di vertice. Infine c’è la Roma e la Lazio, che è una squadra che a me piace tanto, e l’Udinese.
    Il ricorso al Tar della Juve? Parlo solo di calcio…
    Se sono in cerca di una Nazionale da guidare? Vado in giro per il mondo per viaggiare e per rendermi conto delle varie situazioni perché ho tempo per farlo. Non vado in cerca di una Nazionale, se mi volessero, sanno dove sono. Certo è che se potessi scegliere, preferirei allenare una Nazionale”.


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