Lippi: 'La Samp mi è rimasta nel cuore, con Mantovani...'
Ognuno di noi ha degli 'idoli', Marcello Lippi non fa eccezione: "Tutti gli allenatori prendono un po' da tutti gli allenatori che hanno avuto, sia dal punto di vista caratteriale che dal punto di vista tecnico. Io ho avuto un allenatore, il primo, quello che mi ha fatto esordire in Serie A, che si chiamava Fulvio Bernardini ed era una persona speciale ed io ho sempre sognato di prendere qualcosa da lui, soprattutto la capacità di gestire gli uomini, che è la cosa più importante".
L'esperienza in blucerchiato, però, era destinata a finire: "Dopo tre anni di Primavera mi sono reso conto che io non amavo allenare i giovani, volevo la squadra, volevo la classifica, volevo l'adrenalina e perciò sono andato in Serie C facendo Pontedera, Siena, Pistoiese e Carrarese" racconta Lippi. "Poi ho fatto il salto in Serie A, la prima squadra è stata il Cesena, poi Lucchese in B, poi Atalanta, Napoli e via di seguito".
Una delle esperienze più importanti, quella in bianconero: "Alla Juventus abbiamo passato 8 anni ad abbracciarci tutte le domeniche, si vinceva sempre. Quando andai dissi a Narcisio Pezzotti di venire con me, è rimasto mio fedelissimo per molto tempo. In Cina l’unica cosa negativa è la lontananza da casa, amici, dalla tua realtà insomma, però è stata un'esperienza molto molto positiva".
C'è spazio anche per un commento sulla Samp di oggi: "La Sampdoria attuale mi piace: ha degli ottimi giocatori, ha degli attaccanti che danno la sensazione in qualsiasi momento di poter fare gol, sono molto veloci, danno anche ai propri compagni l'idea di poter trovare sempre la via del gol".
In chiusura, un augurio per i tifosi blucerchiati "Un saluto ed un in bocca al lupo ai tifosi della Sampdoria, e i miei complimenti perché come sanno stare loro vicini alla squadra, pochi altri tifosi riescono a fare".