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  • Livornomania: fino all'ultimo respiro

    Livornomania: fino all'ultimo respiro

    'Conquistare la salvezza, o affondare tutti insieme: se dovesse andare così preferirei farlo con i miei valori'. Sono state queste le parole di Davide Nicola a quarantotto ore di distanza dal ko dell'Olimpico contro la Lazio, frasi volte a difendere l'operato della squadra, il lavoro fatto da quando è arrivato all'Ardenza ed i miglioramenti di ogni elemento del gruppo che lui stesso ha plasmato. Le ultime settimane in casa amaranto sono state effettivamente turbolente, con le sconfitte sui campi del Chievo e della Lazio - inframezzate dall'ottimo pareggio interno contro il Milan -, che nei giorni immediatamente successivi hanno alimentato venti dubbiosi in riva al Tirreno. A 270' dalla fine del girone d'andata, con due gare casalinghe da giocare ed una trasferta complicata sul campo di Firenze, c'è ancora tempo per tirare una riga e far emergere un bilancio di metà stagione non negativo. 'Il campionato del Livorno è questo - ha chiarito il tecnico -. Giochiamo per lasciarci tre squadre alle spalle, e l'obiettivo è arrivare all'ultima giornata ed essere lì per lottare ancora. Chi ha pensato il contrario è un'ipocrita'. Per scacciare e riequilibrare il tutto, ai fini di un netto rialzo del titolo Livorno, ci vorrà una bella affermazione ai danni dell'Udinese, una vittoria che serve come il pane per far sì che la quota punti in dote a Luci e soci cresca e il vento alleggerisca il proprio impatto all'ombra dei Quattro Mori. 

    Ma del resto si sa, Livorno è città di mare, esposta agli agenti atmosferici e particolarmente sensibile a quelli ventosi. La gioia per l'ebbrezza del salto di categoria è ancora ben condensata negli occhi della tifoseria, che da Nicola si aspetta la conquista dell'obiettivo salvezza, non senza patire, questo è chiaro. Va altresì evidenziato che le prestazioni di Verona e Roma sono state probabilmente le uniche dove la squadra ha 'non giocato', soffrendo gli avversari, ai quali va reso il giusto merito, e uscendo dalla gara - di fatto - alla fine del primo tempo. Nel frattempo i giorni scorrono via veloci verso gennaio, il mese del mercato. Il direttore sportivo Stefano Capozucca dovrà cercare di sfoltire i giocatori in esubero e consegnare a Nicola i rinforzi che servono, dai due ai quattro elementi, per garantire un girone di ritorno 'ad armi pari'. Tempo per pensare non ce n'è molto. Servono punti, e cuore. 

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