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  • Napoli, Inler è un 'caso': ma a Mazzarri va bene così

    Napoli, Inler è un 'caso': ma a Mazzarri va bene così

    • Giovanni Scotto

    A centrocampo c'è qualcosa che non va. Nel Napoli poco brillante visto a Catania, il reparto che ha lasciato più perplessità è proprio la mediana. Il nuovo modulo ideato da Mazzarri lascia maggiore libertà ad Hamsik e Inler, ma il reparto è andato in sofferenza: difficile giocare con un Catania tutto riversato all'interno della propria area di rigore, soprattutto perché senza i corridoi che si aprono quando gli azzurri si lanciano in contropiede è difficile creare gioco.

    Anche con avversari 'chiusi' il Napoli avrebbe le risorse per creare gioco. Ci ha provato Hamsik, con poca fortuna (lui che d'altronde preferisce gli inserimenti al lavoro in regia), mentre Inler ancora una volta è rimasto bloccato. Lo svizzero è apparso non brillante: lontana la prestazione contro la Fiorentina, quando il suo ingresso in campo diede la scossa. A Catania l'ex Udinese è sembrato in difficoltà nell'organizzare il gioco e smistare i palloni. Cosa che invece, anche nel match di Palermo, gli era riuscita con facilità. Un rendimento altalenante, che forse si può spiegare quando Gokhan deve preoccuparsi anche di proteggere la difesa e dare una mano a Dzemaili in fase di chiusura. E pensare che in Nazionale lo svizzero segna a ripetizione, mentre manca ancora il gol in campionato con la maglia azzurra.

    Di sicuro c'è che il nuovo modulo di Mazzarri, con i tre centrocampisti, è servito sia per sostituire Lavezzi con un diverso atteggiamento in campo, ma anche per mettere proprio Inler a suo agio, con altri due centrocampisti al suo fianco. Però l'allenatore non utilizza più questo schema, o meglio lo alterna al vecchio 3-4-1-2, e l’ex Udinese soffre, paradossalmente, quando la squadra azzurra si riversa in avanti, e in particolare con Hamsik che è molto più avanzato. A quel punto Inler deve coprire la difesa e perde un po' in dinamismo. Su di lui 'pesa' il forte investimento della società (16,5 milioni), che impone il massimo credito in termini di fiducia. Ma tutto sommato a Mazzarri va bene così: il tecnico sa che questo schieramento (anche il nuovo, a quanto pare) non aiuta lo svizzero a rendere al massimo, e spera in un suo adattamento. Prima o poi.

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