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  • Lugano:| Sì alla Lazio

    Lugano:| Sì alla Lazio

    La storia con il Fenerbahçe stavolta è finita, la storia con la Lazio potrebbe ricominciare. Diego Lugano può svincolarsi dai turchi, in questo caso si acquisirebbe a parametro zero, è una vera tentazione per Lotito e Tare. E’ vero, i dirigenti e il manager Juan Figer non si sono lasciati bene, arrivarono a un passo dall’accordo due anni fa, alla fine fu rottura, ma nel mercato vale la legge del “mai dire mai”. Lugano piace da sempre alla Lazio, la società voleva ricostruire la difesa partendo da lui. Si trattò per tutta l’estate del 2009, l’operazione diventò una telenovela, il giocatore aveva dato la sua disponibilità, era a scadenza, l’intesa economica non arrivò mai, nacquero attriti con il procuratore. La storia potrebbe cambiare, Lugano è sotto contratto sino al 2013 con il Fenerbahçe ma i turchi rischiano la retrocessione in serie B, sono al centro di un caso scommesse, se saranno condannati il giocatore si libererà. La Juve si era fatta sotto, poi ha virato su Alex del Chelsea, lasciando campo libero ai biancocelesti.

     

    IL PIANO - La Lazio è ferma sul mercato, sta valutando le occasioni, deve cedere prima di concludere nuovi acquisti. L’organico è stracolmo, ma un difensore in più servirebbe. Stankevicius è stato preso come centrale, una scelta tecnica molto discutibile. Il lituano tra l’altro è alle prese con problemi fisici, non sta bene, è caduto, si è rialzato ed è ricaduto. Non è un marcatore di ruolo, è un terzino destro, nelle prime uscite ad Auronzo sono venuti fuori i suoi limiti. Ha un’infiammazione al ginocchio sinistro, è causata da problemi posturali, non c’è confronto con Lugano. In organico sono presenti Diakitè e Stendardo, meriterebbero più fiducia, il francese è in crescita e il napoletano si rivela sempre affidabile, offrono più garanzie di Stankevicius. Il reparto arretrato necessitava di rinforzi diversi,magari di un giocatore di grande esperienza come Lugano. Il nodo-ingaggio c’era due anni fa e c’è sempre, il difensore stavolta potrebbe abbassare le pretese. In Turchia gli riconoscono uno stipendio di oltre 3 milioni, se vuole davvero cambiare aria deve dare un segnale forte. Aveva già detto sì alla Lazio.

    COATES - La Lazio guarda con attenzione agli uruguaiani: la società nelle scorse settimane ha pensato a Sebastian Coates, ha affiancato Lugano nelle ultime partite della Coppa America, ha 20 anni, è giovanissimo, è un talento. Fu associato alla Lazio a dicembre, ma Lotito e Tare non lo scelsero. Coates oggi è diventato un obiettivo del Manchester City, gli inglesi sono pronti a sborsare 11 milioni di euro per acquisirlo. Il Nacional l’ha messo in vendita, è sommerso dai debiti, deve fare cassa, i biancocelesti potrebbero tornare in azione se il City mollerà la presa.

    TOLOI - In Brasile le attenzioni sono sempre puntate su Rafael Toloi del Goias, il 20enne centrale brasiliano. E’ extracomunitario come Coates, per tesserare uno dei due andrebbe liberato un posto (Carrizo e Makinwa bloccano le entrate). Il problema è legato ai costi dei cartellini: il Nacional sta scatenando un’asta per Coates, il Goias chiede circa dieci milioni per il suo gioiello. La Lazio vorrebbe spendere di meno.

    NATALI - Di recente sono usciti fuori tanti nomi di centrali. La Fiorentina non smette di pensare a Floccari, deve risolvere il caso Gilardino (è in partenza) e il bomber calabrese piace. Corvino ha offerto circa 3 milioni per la comproprietà, Lotito non ha accettato. I viola hanno messo sul piatto Kroldrup o Natali (sono in scadenza nel 2012), due pedine per la difesa che non convincono i dirigenti laziali in particolare per l’età (hanno 32 anni).


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