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  • Addio, immenso Vujadin Boskov: portò la Sampdoria a uno storico Scudetto

    Addio, immenso Vujadin Boskov: portò la Sampdoria a uno storico Scudetto

    Dopo la scomparsa di Tito Vilanova, già allenatore del Barcellona, un altro gravissimo lutto ha colpito il mondo del calcio: oggi pomeriggio si è spento il grande Vujadin Boskov, ex centrocampista ed allenatore serbo, che avrebbe compiuto 83 anni il prossimo 16 maggio. In Italia ha giocato con la Sampdoria, prima di guidarla allo storico scudetto del 1990-1991, schierando in attacco Roberto Mancini e Gianluca Vialli. In Serie A, Boskov ha allenato anche Ascoli, Roma, Napoli e Perugia. Il suo palmarès vanta un argento olimpico da giocatore, una Coppa delle Coppe, una Liga, una Serie A, due Coppe Italia, una Supercoppa Italiana, due Coppe di Spagna e una Coppa d’Olanda.

    Queste le 10 frasi più famose del grande tecnico serbo (fonte: Corsport):

    1) Se vinciamo siamo vincitori se perdiamo siamo perditori.

    2) Io penso che per segnare bisogna tirare in porta. Poi loro sono loro, noi siamo noi.

    3) Dopo pioggia viene sole.

    4) No serve essere 15 in squadra se tutti in propria area.

    5) Non ho bisogno di fare la dieta. Ogni volta che entro a Marassi perdo tre chili.

    6) Io penso che tua testa buona solo per tenere cappello!

    7) Un grande giocatore vede autostrade dove altri solo sentieri.

    8) Rigore è quando arbitro fischia.

    9) Palla a noi, giochiamo noi, palla a loro, giocano loro.

    10) Meglio perdere una partita 6-0 che sei partite 1-0.
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    Questi alcuni dei messaggi in ricordo di Boskov:

    ROMA - "L'AS Roma si unisce al cordoglio per la scomparsa di Boskov, allenatore giallorosso nella stagione 92/93. Ciao Vujadin". 

    MIHAJLOVIC - "Sono davvero addolorato. Per me era come un padre". Queste le prime parole di Sinisa Mihajlovic, attuale tecnico della Sampdoria ed ex giocatore di Vujadin Boskov. "È stato un maestro, un esempio, sul piano calcistico e anche sul piano umano, una di quelle persone che non vorresti mai lasciare e quando se ne vanno lasciano un vuoto incolmabile. Di sicuro non lo dimenticherò: insieme abbiamo condiviso diverse esperienze che porterò per sempre con me. Vujadin resterà una persona unica, inimitabile, una leggenda del calcio serbo e un mito per ogni sampdoriano. Partirò domani per la Serbia per rendergli l'ultimo saluto, quello che merita un grande uomo, di sport e di vita, come è stato lui". "Che ricordo porterò con me di Boskov? Una 'cartolina' di lui? Dovremo stare qui a parlare fino a domani mattina".

    PAGLIUCA - Gianluca Pagliuca, intervistato telefonicamente da Sky, parla del suo ex allenatore, con cui vinse uno scudetto alla Sampdoria, e inevitabilmente il pensiero va a quella frase "Chi ha sbagliato, Pagliuca?", dopo un gol preso dai suoi, entrata nelle antologie del pensiero blucerchiato e nelle immagini che rimangono del calcio degli inizio degli anni '90. "La disse una volta che presi un gol a Bari da Platt - racconta Pagliuca - e divenne così famosa che poi ogni volta che incassavo una rete la facevano rivedere. Boskov oltre che un grande allenatore era anche un grande personaggio. Sapevo che era malato da tempo, ma ora sono addolorato, perché se ne va una persona che mi ha dato tanto. La sua bravura era quella di sdrammatizzare dopo le sconfitte e di criticarci dopo le vittorie, quando andava sempre a cercare il pelo nell'uovo per darci ulteriori stimoli. Prima degli allenamenti c'era sempre la riunione tecnica e lui era una sagoma, e un grande psicologo. A volte faceva dei versi e ci faceva morire dal ridere". 

    TOTTI - Questo il ricordo di Francesco Totti: "Oggi è scomparso un altro membro importante della famiglia del calcio, Vujadin Boskov, un grande uomo, competente, vincente e dotato di un umorismo acuto e intelligente. Ricordo ancora il giorno del mio esordio con lui sulla nostra panchina...Come potrei dimenticarlo? Grazie mister per avermi dato questa possibilità, unica come sei stato tu. Ora dal cielo con la tua ironia e il tuo sorriso sono sicuro che continuerai a guardare il calcio con l'occhio dell'immenso maestro che sei stato".

    NAPOLI -  Questo il saluto del club azzurro: "Il Presidente Aurelio De Laurentiis, i dirigenti, Rafa Benitez ed il suo staff tecnico, la squadra e tutta la SSC Napoli esprimono profondo cordoglio e si stringono attorno alla famiglia Boskov per la scomparsa dell'indimenticabile Vujadin. Boskov è stato anche tecnico del Napoli un due stagioni dal 1994 al 1996. Proprio in quel Napoli giocava Fabio Pecchia, attuale vice allenatore azzurro che lo ricorsa con commozione: "E' una notizia che mi addolora molto. Ero particolarmente legato a Boskov, con lui avevo un grandissimo feeling. Prima di essere un bravo allenatore era soprattutto una persona straordinaria. Fu lui a mettermi il soprannome di "avvocato", cominciò a chiamarmi così dopo che avevo superato i primi esami".

    SAMPDORIA - Questo il comunicato della Sampdoria "Oltre i limiti dell'impossibile, in cima alla classifica, più in alto delle nuvole. Ciao, grande 'Vuja'. Unico e inimitabile Vujadin Boskov".

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