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  • Ma non possiamo esonerare Lotito?

    Ma non possiamo esonerare Lotito?

    La Lazio è allo sbando, umiliata anche nel derby, e Pioli è stato esonerato; la Salernitana ha strappato un punto con i denti a Novara, ma sta precipitando in LegaPro. Questo è quanto è stato capace di combinare uno dei più potenti dirigenti del calcio italiano, Claudio Lotito, l’uomo che ha pilotato l‘elezione del numero uno del nostro calcio consegnando la Federazione - tra una gaffe e l’altra - nelle mani di Tavecchio. E poi ci meravigliamo se il nostro movimento è in una crisi senza precedenti: ci sorprenderemmo del contrario.
     
    Conte, forse, è l’unico ad avere capito quanti danni sia capace di combinare Lotito, infatti dopo la sconfitta in Germania gli ha chiuso in faccia la porta dello spogliatoio azzurro: tu stai fuori. Alla Lazio, invece, Lotito non può essere lasciato fuori da nessuno, perché è il padrone. Lì fa e disfa. Soprattutto disfa. Quest’anno, ad esempio, ha distrutto qualsiasi sogno, evitando di rafforzare una squadra che sarebbe potuta andare in Champions. Così, dall’agosto scorso, è stato un continuo precipitare: sconfitta malamente nel preliminare di Coppa dei campioni, mai in corsa per niente in campionato, eliminata dalla Coppa Italia, sbattuta fuori in Europa League, ora travolta anche nel derby. Uno sfascio.
     
    I tifosi, poi. Ieri sera pare che Lotito abbia dovuto lasciare un ristorante di Roma perché contestato. Chiariamo subito che siamo contro qualsiasi tipo di violenza e di minaccia, ci mancherebbe. Ma diciamo anche che, se pure una manciata di esagitati ha esagerato, non rappresenta certo il popolo laziale. Che, per tutta la stagione, ha scelto una via straordinaria per contestare il prefetto Gabrielli e lo stesso Lotito: non è andato allo stadio. Sì, ha ignorato questo presidente nel quale non si riconosce: non ha voluto nemmeno sprecare la voce per contestarlo. Resta la desolazione dello stadio Olimpico vuoto nel giorno del derby: una tristezza infinita, un’altra impresa - forse la più difficile - realizzata da Lotito, questa almeno non da solo ma in concorso con altri.
     
    Ora ci chiediamo come mai Lotito non si presenti in televisione a spiegare, chiarire, illustrare, magari con qualche bella citazione latina, il disastro che ha creato. Eppure ci sono stati momenti in cui pontificava ogni domenica, spiegava il calcio anche a chi l’ha inventato, dava lezioni a tutti su tutto: lo faceva quando vinceva. Facile, già, metterci la faccia quando bisogna prendere elogi. Sarebbe opportuno, semmai, che alla prossima vittoria, quando si presenterà in tv e prenderà possesso dei microfoni, qualcuno avesse il coraggio di dirgli: no, grazie, non ci interessa quello che ha da dirci, perché non può parlare solo quando le fa comodo. Non succederà.
     
    Pioli quest’anno ha certamente sbagliato, diversi calciatori della Lazio hanno molto deluso, ma il principale responsabile del tracollo laziale è chiaramente e senza dubbio Lotito, in combutta con il suo sodale Tare.
     
    La Lazio, la Salernitana, la Federazione: disastro infinito. Ma non possiamo esonerare Lotito?

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    Stefano Agresti​
    @steagresti
     

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