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  • Montella cerca gol sicuri sul mercato

    Montella cerca gol sicuri sul mercato

    • Luca Cellini

    Se c'era da mandare un messaggio all'esterno che però risultasse chiaro anche all'interno, il tecnico viola Vincenzo Montella è stato limpido come nella conferenza stampa della vigilia al match contro il Torino: Rebic e Matos sono giovani interessanti, dal buon prospetto futuro, ma non assolutamente pronti per essere inseriti in pianta stabile come titolari per sostituire la coppia dei sogni che i tifosi viola volevano vedere in campo e che invece possono ammirare in bella mostra nell'infermeria gigliata. L'allenatore della Fiorentina all'Olimpico ha fatto partire dalla panchina il serbo e il brasiliano non perché non ne apprezzi le qualità, ma volendo tutelare i due ottimi prospetti della rosa viola che sarebbero finiti nel tritacarne della critica qualora le cose con loro dall'inizio fossero andate male. Montella del resto non si è mai fatto timore a lanciare i giovani in prima squadra ma, come spiega Arrigo Sacchi, responsabile delle giovanili azzurre, che funzionano se il resto del telaio è consolidato da un gioco ben definito.

    E la Fiorentina il suo gioco lo deve ricostruire per l'ennesima volta, visto che all'assenza prolungata più del solito di SuperMario maglia numero 33, si è aggiunta quella di Pepito per almeno 3 mesi. Ecco perché, a malincuore, Montella ha preferito schierare Ilicic nell'anomala posizione di falso 9, un po' come aveva fatto con Wolski contro il Chievo in Coppa Italia, che mandare allo sbaraglio Matos e Rebic.

    Il tecnico viola ha anche mandato così un sms ai dirigenti gigliati: Scordartevi che possa arrangiarmi con quello che ho in casa per lottare per i vertici italiani ed europei cui è chiamata a battagliare la mia Fiorentina. Del resto non è mica colpa dell'ex mister anche di Catania e Roma se più che a Moena, la società dei Della Valle dovrebbe programmare per l'anno prossimo un ritiro a Lourdes. E' vera la notizia di un extrabudget della proprietà per il mercato di gennaio, ma l'idea concreta era di investirla su un centrocampista e difficilmente si tornerà indietro da questo punto di vista. Per prendere uno, ma Montella ne vorrebbe due, attaccanti che facciano gol, si punterà sul prestito oneroso o con diritto di riscatto.

    Alessandro Matri è una suggestione che arriva da esigenze del procuratore del giocatore e dal Milan che punta ad abbassare il monte ingaggi. ma è possibile ricucire i rapporti con un club con cui la scorsa estate si è battagliato dialetticamente per la vicenda Ljajic, con minaccie non troppo velate di qualche dirigente viola di adire alle vie legali per la presunta scorrettezza rossonera di trattare il giovane serbo senza il consenso della Fiorentina? Montella è convinto che gente come Papu Gomez potrebbe risorgere nell'ambiente gigliato, che Quagliarella, senza Marotta che si fosse immischiato nell'affaire Berbatov, sarebbe pronto ad un ritorno a Firenze,e che se Andrea Della Valle chiamasse Gino Pozzo per chiudere il doppio affare riscatto di Cuadrado-Di Natale, il Totò bianconero rappresenterebbe una panacea ai dolori in zona gol per la sua rosa. Perchè Ilicic-Joaquin può essere una provocazione utile da fare una volta ma se vuoi dire la tua al tavolo delle grandi, occorre gente abituata ad infilarla con regolarità. Lasciando crescere in pace i propri giovani e provando a fare una preghierina che porti Mario Gomez a diventare Lazzaro, e Giuseppe Rossi a risorgere dalle parti di Vail in Colorado.

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