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    Marelli: 'Ecco come è cambiato il VAR. E con la Juve l'anno scorso...'

    Marelli: 'Ecco come è cambiato il VAR. E con la Juve l'anno scorso...'

    Il protocollo aggiornato del Var, che ne regola l'uso in chiave più restrittiva, ha creato polemiche dopo la prima giornata di campionato. La possibilità di intervento soltanto in caso di "chiaro ed evidente errore" limita la possibilità di aiuto tecnologico e aumenta il potere decisionale del direttore di gara. "Sono i casi che un tempo si chiamavano sviste - spiega a FanPage.it l'ex arbitro Luca Marelli -, si tratta di episodi sfuggiti all'attenzione dell'arbitro, oppure in cui è talmente evidente l'errore di valutazione da richiedere l'intervento del VAR. Per il resto, è passato il concetto per cui quel che l'arbitro vede non si può discutere. Un'interpretazione diversa rispetto all'anno scorso, quando in Italia si è visto un uso un po' estensivo del VAR. Non stupisce che in questa prima giornata si siano viste on field review solo per falli di mano"

    E' in virtù di questa nuova direttiva, infatti, che non si è proceduto alla on field review per l'intervento su Cancelo in Chievo Juventus, come per quello su Asamoah in Sassuolo-Inter. Per spiegare la differenza rispetto alla chiave interpretativa in vigore nella passata stagione, Marelli cita due episodi che hanno visto protagonisti i bianconeri. "Con la nuova impostazione voluta dall'IFAB - spiega a FanPage - non ci sarebbe intervento del VAR su un episodio come quello che portò ad assegnare il rigore al Cagliari contro la Juventus nella prima giornata. E ancor di più su un episodio come l'ammonizione, poi trasformata in espulsione, di Vecino in Inter-Juventus l'anno scorso: già allora fu un errore l'intervento del VAR, a maggior ragione quest'anno su questo tipo di episodi non vedremo mai il VAR".

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